Voglia di morie sull'America giovane di Ennio Caretto

Voglia di morie sull'America giovane Suicidi ogni anno cinquemila teenagers (e 250 mila ci provalo): le più colpite sono le famiglie benestanti Voglia di morie sull'America giovane Sotto accusa droga, alcol, film violenti - Ma i padri dell'alta borghesia, secondo un sondaggio, dedicano ai figli solo 20 secondi al giorno DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Le statistiche, agghiaccianti, sono di ieri, ma il problema è esploso due anni fa, quando nel giro un semestre sei ragazzi si tolsero la vita a Plano, nel Texas. Plano, 90 mila abitanti, è sorta nel 1970 al centro della «cintura del sole», e trasuda agiatezza. La sua tragedia sconvolse il paese: pareva impossibile che degli «ali american boys», senza problemi e con un, futuro brillante, scegliessero la morte. Da allora, tuttavia, altre ondate di suicidi giovanili si sono abbattute sugli Stati Uniti. Le più gravi: nel febbraio '84, nella contea del Westcester, ai confini con New York, si sono uccisi cinque teen agers, e fra agosto e settembre altri sei si sono tolti la vita a Clear Lake, alla periferia di Houston, ancora nel Texas. Oggi medici e psichiatri parlano di «clusters», di nidi di suicidi nelle migliori comunità americane, e si interrogano con sgomento sulle cause della loro nascita. E' stata la «associazione di 6uicldologia», che raccoglie i piti Insigni studiosi del deva- stante fenomeno, a compilare i dati. Dall'inizio degli Anni Ottanta, gli Stati Uniti sono il Paese con la più alta percentuale al mondo di suicidi giovanili, circa 15 ogni 100 mila ragazzi, contro gli 11 della Svezia, il triplo di vent'anni fa. Nella patria del benessere, ogni due minuti un giovane cerca di uccidersi. Per ogni morte, 51 tentati suicidi: falliscono di solito quelli delle donne, che usano generalmente sonniferi, mentre i maschi adoperano armi da fuoco (ce ne sono 50 milioni nelle case americane). Complessivamente, sono oltre 5000 1 teen agers che si tolgono la vita in un anno: ma gli esperti sostengono che sono di più, che spesso le famiglie nascondono la verità sull'accaduto. Dopo gli incidenti stradali, comunque, 1 suicidi costituiscono la causa più frequente di morte vio¬ lenta tra i teen agers. La mia famiglia vive nel Westcester: tra i 5 ragazzi toltisi la vita in questa contea nel febbraio '84, uno era compagno di scuola dei nostri figli. Di discendenza italiana, aveva 17 anni, eccelleva negli studi, era campione di ho- ckey,. aveva successo con le ragazze. Là sua famiglia, irreprensibile, è una delle migliori della città. Non esisteva motivo apparente per cui volesse morire. La sua scuola ha indetto simposi con gli alunni, i genitori, gli insegnanti, i medici. Il vice-governatore dello Stato di New York, Del Bello, italo-americano come il governatore Cuomo, cresciuto nel Westcester, ha fondato 11 «comitato nazionale per la prevenzione del suicidio giovanile». Ma nessuno è approdato a una conclusione definitiva. 'Neanche adesso sappiamo perché è accaduto», ci hanno risposto i nostri figli quando glielo abbiamo chiesto ieri. «Ci spaventa soprattutto questo» ha detto Del Bello. 'Lepercentuali dei suicidi tra gli adulti e gli anziani sono scese nell'ultimo ventennio. Se consideriamo tutte le età. in questa traumatica classifica veniamo molto dopo la Svezia: poco più del 13 ogni centomila contro oltre il 20. E' tra i 15 e i 24 anni che deteniamo il più triste dei primati Certo, abbiamo individuato dei palliativi: se si proibissero le armi da fuoco, le statistiche compierebbero, non a caso le ragazze che tentano di togliersi la vita sono quattro volte tanto i ragazzi, e il rapporto si capovolge al conteggio dei morti. Registreremmo notevoli progressi anche se sconfiggessimo la droga e l'alcool: abbiamo, scoperto che aggravano le depressioni, la perdita di rispetto di se stessi net teen agers. Ma sarebbe come curare t sintomi, non la malattia: a monte ci deve essere ben altro: Per Del Bello, l'aspetto più angoscioso del fenomeno è la rapidità con cui si propagano i «clusters». una sorta di contagio- spiega. «/ ragazzi che si sono uccisi a Plano nel Texas si conoscevano tra di loro. Cosi i nostri nel Westcester. A Clear Lake, a Houston, è stato ancora peggio: frequentavano tutti lo stesso liceo. Casi analoghi, anche se meno clamorosi per le loro dimensioni, sono stati segnalati al nostro comitato da tutti gli Stati Uniti. In molte scuole abbiamo adottato subito le necessarie precauzioni, assumendo psichiatri, assistenti sociali, persino guardie, tenendoci in contatto costante coi genitori degli allievi. Ma non è sufficiente. Questo è un problema che affonda le radici in primo luogo nella famiglia, poi nelle sollecitazioni esterne più forti, come quelle della televisione e della musica, e nel mondo del lavoro-. Il presidente della «associazione di suicidologia», la dottoressa Pamela Cantor del Massachusetts, condivide l'analisi finale di Del Bello. «Mi interesso del fenomeno da 20 anni- dichiara «e sono terrorizzata dalla comparsa dei clusters. Secondo me, è particolarmente significativo che i suicidi. giovanili avvengano soprattutto nel ceto medioalto: è il più mobile, quello in cui paare e madre hanno il maggior successo sociale e finanziarlo, dove mancano di più le radici». Uno studio recente ha accertato che in un ambiente del genere i padri dedicano ai figli 20 secondi al giorno. Inoltre, più della metà dei teen agers vive con un solo genitore, a causa dei divorzi e delle separazioni. Questi ragazzi crescono abbandonati a se stessi, insicuri, timorosi di non reggere alle aspettative familiari. «/ loro puntidi riferimentoprosegue Pamela Cantor -diventano i compagni, la tv, il cinema, le videocassette, sovente propagateli di violenza, di valori fasulli. La nostra non è una gioventù preparata ad affrontare ostacoli seri. Si rifugia nella tossicomania e nel bere, e se la pressione si fa insopportabile si toglie la vita.. La dottoressa però sostiene che IH0 per cento dei futuri suicidi segnala In qualche modo in anticipo la propria intensione. mSiamo noi adula che non cogliamo questi segni, ammonisce. -Dobbiamo prestare maggiore attenzione ai ragazzi.. Ennio Caretto

Persone citate: Casi, Cuomo, Del Bello, Pamela Cantor, Plano