Non è un assassino

Non è un assassino Non è un assassino Assolto dall'accusa dell'omicidio Nebiolo -11 pm aveva chiesto l'ergastolo L'accusa era basata su un unico elemento: Giuseppe Dall'Aiera, 25 anni, era stato sorpreso a bordo di una Golf bianca a 200 metri dal luogo dove il 10 novembre dell'83 era stato rapinato e assassinato Ezio Neblolo, figlio del titolare di una ditta di caravan, in strada del Pascolo. Arrestato come sospetto complice nel delitto, Dall'Aiera non aveva saputo dare una spiegazione convincente della sua presenza quel giorno nei pressi della ditta ed è cosi finito davanti al giudici della terza corte d'assise con la terribile accusa di concorso nell'omicidio. Assieme a lui nella gabbia degli imputati altre cinque persone, ritenute responsabili di furti d'auto e associazione per delinquere. Stando alla tesi del pubblico ministero Rinaudo, Dall'Aiera e soci avrebbero deciso di far fuori Ezio Nebiolo perché sospettavano fosse un informatore del carabinieri e potesse quindi costituire un pericolo per la loro attività criminosa. Nella requisitoria finale Rinaudo lia chiesto la condan¬ na a vita per Dall'Aiera e pene fino a dieci anni di reclusione per i complici. Il difensore del principale imputato, avvocato Badellino, ha sottoposto la tesi dell'accusa ad un severo esame critico. Ha detto 11 legale: «Dall'Aiera ha ammesso che voleva vendere un'auto rubata. Ma la pubblica accusa non ha saputo fornire una sola prova I giudici della terza corte d'assise hanno condannato Dall'Aiera a 4 anni di reclusione per associazione per delinquere e furto d'auto ma lo hanno assolto con formula ampia dalla complicità nell'o, mlcidio. Pene fino a quattro anni per i cinque complici.

Persone citate: Badellino, Ezio Nebiolo, Ezio Neblolo, Giuseppe Dall'aiera, Nebiolo, Rinaudo