La riforma del salario secondo l'Uil per scongiurare il referendum del pei di Gian Carlo Fossi

La riforma del salario secondo l'Uil per scongiurare il referendum del pei Benvenuto ha anche sollecitato risposte concrete da parte della Cisl e della Cgil La riforma del salario secondo l'Uil per scongiurare il referendum del pei Tra le proposte il punto di scala mobile differenziato da 5312 a 7489 lire (attualmente è 6800) - Passaggio dal paniere sindacale all'indice Istat ROMA — E' stata la Uil, ieri, a sparare le prime cifre e i primi contenuti concreti per una riforma della scala mobile che consenta di evitare il referendum comunista, auspicando che si esca finalmente dalle schermaglie polemiche e si avvìi al più presto un negoziato con le controparti Imprenditoriali. «Siamo pronti a discuterli — ha detto Giorgio Benvenuto In un incontro con 1 giornalisti — senza pregiudiziali con Cgil e Cisl. E' necessario far presto. Per questo è importante che tutti, sindacati e forse politiche, precisino le loro proposte anche sul piano quantitativo». Uscendo allo scoperto, la Uil ha chiarito i punti essenziali di una riforma organica dell'indicizzazione, in collegamento con una efficace politica dei redditi (fisco, prezzi e tariffe, contratti ecc.) e una strategia a sostegno dell'occupazione. In particolare: 1) passaggio dal paniere sindacale al paniere Istat depurato e consolidato in modo da evitare troppo facili sollecitazioni; 2) cadenza mobile della contingenza, facendo scattare gli adeguamenti ogni 4 per cento di inflazione (si supererebbe, cosi, la trimestralltà delle variazioni); 3) modifica delle modalità di calcolo, con 11 passaggio dall'attuale valore fisso del punto ad un valore percentuale del punto sulla retribuzione; 4) determinazione del grado di copertura dell'indicizzazione nella misura del 57% contro l'attuale 67-687o. Per superare il referendum, però, sarebbe sufficiente una «soluzione di anticipo» che adotti il paniere Istat, allunghi la cadenza degli scatti e fissi il principio del punto differenziato. Il grado di copertura potrebbe essere deciso in rapporto al rinnovi contrattuali dell'industria e del pubblico impiego, nell'intento di stabilire unità di conte nuti e di tempi per l'intera riforma del salario. Mentre oggi il valore unico del punto è di 6800 lire, la Uil propone un valore medio ponderato di 6201 lire riferito ad una retribuzione di 1.088.000 lire che, nel caso del metalmeccanici, corrisponde più al quinto livello che non al quarto: questo valore assicura un grado di copertura esattamente del 56,81% di ogni punto di Inflazione. Applicando la stessa percentuale ai diversi livelli retributivi si realizza la prevista differenziazione: 5312 lire per il primo livello (932.000 lire), 5563 lire per il secondo livello (976.000), 5745 lire per il terzo livello (1.008.000), 5905 per il quarto livello (1.036.000), 6213 per 11 quinto livello (1.090.000), 6429 per il sesto livello (1.128.000), 6750 per il settimo livello (1.185.000), 7489 per il settimo livello bis (1.314.000). Con questa formula si otterrebbe lo stesso grado di copertura mediamente offerto dalla scala mobile nell'arco del 1984, dopo i tagli operati con l'intesa del 14 febbraio. La Uil ha invitato Cgil e Cisl a rendere note le «quantità» delle rispettive ipotesi di riforma perché, solo cosi, sarà possibile avviare una costruttiva fase di confronto. Per quanto riguarda la Cgil — ha osservato 11 segretario confederale della Uil, Veronese — se venisse confermata l'adozione integrale del meccanismo In atto per i pensionati, il grado di copertura salirebbe all'84,40% (rispetto all'attuale 60-62%) oppure al 73,33% nel caso ci si limiti alla proposta-base più la contingenza. Gian Carlo Fossi Benvenuto, Lama e il presidente della Confindustria Lucchini

Persone citate: Giorgio Benvenuto, Lama, Lucchini, Veronese

Luoghi citati: Roma