Olio pesante nel fiume Panaro scongiurato disastro ecologico

Olio pesante nel fiume Panaro scongiurato disastro ecologico I vigili del fuoco sono riusciti a recuperarne 150 tonnellate Olio pesante nel fiume Panaro scongiurato disastro ecologico MODENA— Le idrovore stanno lentamente consumando l'enorme chiazza di olio pesante che venerdì pomeriggio è apparsa sul fiume Panaro e ha rischiato di causare un disastro ecologico. Il combustibile è stato fermato dalle panne galleggianti in una chiusa del Naviglio, in località Bomporto, dove ora viene risucchiato dalle pompe. I vigili del fuoco hanno già recuperato non meno di 150 tonnellate di olio; altre 50 sono ancora in acqua o si sono ormai diluite nel Po. Se ne troverà poi traccia nell'Adriatico. Non è stato ancora possibile sapere da che deposito sia sfuggito quest'olio e le ricerche per trovare la «sorgente» non sono facili. La chiazza era stata notata venerdì pomeriggio sul centro del fiume Panaro che scende dall'Appennino e si butta nel Po. Era azzurrognola, larga poco più di un metro. Ma la lunghezza sem¬ brava non avere fine. L'allarme alle autorità è stato dato molto tardi, quando il sole era ormai al tramonto e il lavoro dei vigili del fuoco è stato reso difficile dall'oscurità. Nel frattempo una buona parte dell'olio aveva già raggiunto il Po e stava viaggiando nella piana ferrarese. Un primo tentativo per bloccare la «coda» della chiazza in località Camposanto, a venti chilometri da Modena, è fallito; i tecnici ci sono poi riusciti all'alba del giorno dopo nelle più tranquille acque di una chiusa del canale Naviglio, in località Bomporto. Sembra che l'olio combustibile sia sfuggito da una cisterna interrata a ridosso del canale Minutara, quindi nella zona Est di Modena, Per il momento non è ancora possibile fare un inventario del danni. Il Panaro e il Po sono in piena, la massa oleosa ha viaggiato verso l'Adriatico spinta da una vorti¬ cosa corrente. E' poco probabile che l'olio sia finito sulle rive o stagni nelle anse del fiume, dove l'acqua solitamente è più calma. Sicuramente ha già raggiunto il mare. Il pretore di Modena, Luigi Persico ha aperto un'Inchiesta per accertare da dove è uscito quest'olio combustibile. Come detto, di sicuro si sa che la chiazza ha avuto origine a Est di Modena. Purtroppo il tardivo allarme non ha permesso di scoprire in quale punto il combustibile finiva nel Minutara. I vigili del fuoco hanno ripercorso al contrarlo tutto il canale. Ma era passato troppo tempo e la macchia oleosa si era ormai staccata dalla riva, dove aveva avuto origine e stava viaggiando velocemente verso valle. Le Ipotesi sono molte: si è bucata una cisterna, oppure l'olio è stato buttato volontariamente nel canale per liberare i serbatoi?

Persone citate: Luigi Persico, Panaro

Luoghi citati: Bomporto, Camposanto, Modena