Alla prima prova il decreto che ha riacceso le tv private di Giuseppe Fedi

Alla prima prova il decreto che ha riacceso le tv private Tre eccezioni di costituzionalità alla Camera Alla prima prova il decreto che ha riacceso le tv private ROMA — Si saprà domani se il decreto tv varato dal governo il 6 dicembre ha qualche possibilità di essere convertito in legge entro 1 sessanta giorni previsti, che scadono il 4 febbraio. Alla Camera, infatti, impegnata oggi nel dibattito sui servizi segreti, una volta terminata la discussione generale, verranno votate a scrutìnio segreto le tre eccezioni di costituzionalità presentate dalla sinistra indipendente, dal radicali e da democrazia proletaria. Se verranno respinte, l'assemblea passerà quindi alla votazione sui dieci articoli Fin da giovedì , quindi, il Senato avrebbe la possibilità dì iniziare l'esame del provvedimento per concluderlo in un palo di giorni. L'ultimo iter, almeno cosi spera la maggioranza, del decreto è incominciato ieri pomeriggio davanti ai pochi deputati presenti lunedi a Montecitorio. Con un segnale per la conversione del testo: 11 pei, dopo aver partecipato alle modifiche del decreto in commissione, sembra in qualche modo disposto a venire a patti Insomma, l'opposizione comunista, almeno stando agli umori del «transatlantico», questa volta non sarebbe intransigente. Il fatto nuovo che sta in qualche modo agevolando la strada al decreto è la recente approvazione da parte del Consiglio dei ministri del disegno di legge Gava che regolerà il sistema televisivo pubblico e privato. I comunisti avevano chiesto che l'inizio della discussione del decreto, che non contiene le disposizioni anti-trust per l'emittenza privata (a loro avviso una delle norme più importanti), fosse preceduta dalla trasmissione in Parlamento della bozza del disei gno di legge. E cosi è stato. La discussione sulle linee generali del decreto è stata aperta Ieri dal due relatori, il socialista Anlasi e 11 de Cazora. Entrambi hanno Insistito sulle modifiche apportate in commissione per migliorare il testo, che non potrà restare in vigore per più di sei mesi. Un Intervallo, questo, entro il quale la riforma del sistema radiotelevisivo dovrà diventare legge dello Stato. Il presidente di turno, Lattanzio, ha quindi annunciato la presentazione delle tre eccezioni di costituzionalità che ribadiscono molte delle critiche fatte al primo provvedimento, La bozza del disegno di legge Gava verrà trasmessa oggi alla presidenza della Camera da Palazzo Chigi. E' quasi certo che 11 testo varato venerdì scorso dal Consiglio dei ministri verrà modificato, almeno in qualche parte, con ! contributi di ogni parte politica. Uno dei problemi da definire meglio riguarda, ad esempio, la questione della pubblicità e in particolare come le 'private' potranno scaglionare gli -spot- durante la giornata. E' probabile che il Parlamento, per rendere meno ossessionante 11 bombardamento pubblicitario, stabilisca limiti di intervallo tra un'inserzione e l'altra. Giuseppe Fedi

Persone citate: Gava

Luoghi citati: Roma