Beirut: sventata crisi di governo primo del ritiro

Beirut: sventata crisi di governo primo del ritiro Beirut: sventata crisi di governo primo del ritiro , NOSTRO SERVIZIO BEIRUT — Il Libano ha rischiato di rimanere senza governo: una delle -colonne» del gabinetto — qui definito ironicamente di 'disunione nazionale- —, il ministro dell'Istruzione e del Lavoro Selim el-Hoss, durante il weekend aveva improvvisamente presentato dimissioni «frrei>ocabfH». Su pressione di tutti (Damasco compresa), a mezzanotte di domenica ha finito per ritirarle. Che sia di unione o di disunione, questo governo consente da 7 mesi di evitare una guerra aperta, pur non riuscendo a impedire le piccole guerre. Formato in origine da 10 membri, ne ha sempre avuti soltanto nove: uno dei principali leader cristiani, Suleiman Franjieh, che doveva esservi rappresentato dal genero, l'ha boicottato sin dall'inizio. Poi è morto il capo della Falange, Pierre Gemayel, che è stato subito sostituito da un altro ministro falangista, Joseph Hachem. L'altra «colonna» della rappresentanza maronita, Camille Chamoun, ha 85 anni. Il ministro druso Walid Jumblatt ha sempre tenuto un atteggiamento di contestazione nei confronti di un governo del quale, dice, fa parte suo malgrado. A questo governo cosi instabile el-Hoss stava dunque per dare il colpo di grazia: la sua rinuncia avrebbe abbattuto il castello di carte tenuto In piedi a fatica da una crisi all'altra, e che oggi è più indispensabile che mai, a venti giorni dal ritiro israeliano. Da un mese il ministro denunciava l'incapacità e la disinvoltura del governo di fronte alla crisi politica ed economica, il fatto che le sue proposte (è l'unico economista del gabinetto) per frenare il crollo della moneta venissero sistematicamente ignorate, Lucien George , Copyright «l.c Monde» r p.r l'Italia «I.a Stampa»

Persone citate: Camille Chamoun, Joseph Hachem, Lavoro Selim, Lucien George, Pierre Gemayel, Suleiman Franjieh, Walid Jumblatt

Luoghi citati: Beirut, Damasco, Italia, Libano