Cardetti (psi) sindaco con una giunta a tre di Diego Novelli

Cardetti (psi) sindaco con una giunta a tre Nella notte la nuova alleanza è subentrata al monocolore comunista guidato da Diego Novelli Cardetti (psi) sindaco con una giunta a tre La coalizione ha l'appoggio esterno della de e del psdi - I solcialdemocratici decideranno entro dieci giorni se entrare nel governo cittadino - In questo caso psi e pri cederebbero un assessorato ciascuno - Diego Novelli: «Lascio dopo 9 anni questa responsabilità con animo sereno» ^Ringrazio chi mi ha votato, ma anche eh. non mi ha votato », con queste parole all'una e un quarto di stamane, Giorgio Cardetti, socialista, ha rivolto il primo discorso da sindaco all'assemblea della Sala rossa e alla città. Ha ottenuto 43 si, mentre 31 voti sono andati a Novelli e 4 al missino Martlnat. In precedenza, con 47 si e 31 schede bianche erano state accolte le dimissioni del sindaco Novelli e del monocolore comunista. Ha preso quindi la parola il segretario del psi, Marzano, il quale ha rilevato che per la prima volta nel dopoguerra, dopo la breve parentesi del sindaco Secreto, l'assemblea della sala rossa ha eletto un sindaco socialista. Poco dopo Franco Ferrara (pri) è stato eletto assessore anziano con 42 voti (31 voti al comunista Passoni, 4 schede bianche, una nulla). Nuovo appello per l'elezione della giunta. Tre votazioni al termine delle quali è risultata eletta anche la giunta: Santoni, Dondona, Jona, Re (liberali): Ferrara, Lodi, Ravaloli (pri); Alessio, Rolando, Marzano, Bonifetto, Romeo, Mollo, Prest, Spagnuolo, Tes- sorc, Olivieri, Mercurio ( socialisti). Le deleghe saranno distribuite nei prossimi giorni. Il Consiglio comunale della successione è incominciato alle 20.03. Folla delle grandi occasioni, telecamere, luci, lampi dei fotografi, gran via vai di leader politici, di cronisti e curiosi. Primo punto all'ordine del giorno le dimissioni di Russo, ex assessore, dal Consiglio (l'interessato è assente, con l'assessore Doline ammalato: il de Lucci, in ritardo, arriverà dopo), respinte a maggioranza con 11 solo voto favorevole dei 31 comunisti e dei 4 missini. Poi il dibattito sulle dimissioni del sindaco e della giunta, per la presa d'atto dell'assemblea. Parla per primo Novelli, si dice «sereno, sicuro di aver fatto sino in fondo il proprio dovere-. -Ho presieduto — aggiunge — circa 700 sedute. Posso dire che i lavori si sono svolti sempre, anche nei momenti più accesi della polemica politica, con grande senso di responsabilità da parte di tutti: il solo fatto che in 10 anni non si sia mai dovuti ricorrere al regolamento per disciplinare i lavori è la migliore testimonianza dello spirito di tolleranza e rispetto dell'istituzione-. La parola è quindi passata ai gruppi. Primo il pli con Santoni. -Era necessario far comprendere al Consiglio comunale e alla città — ha detto — che quello che sta per costituirsi non sarà ne un governo balneare, né una giunta di carnevale, ma l'avvio di un esperimento interessante che dovrà valere, non per 60 giorni, ma per la prossima legislatura-. -E' un governo — ha aggiunto Rava:oli per il pri — ! che di fatto sigla la svolta politica, avviata dalle dimissio\ni dell'assessore Russo e del ''.consigliere delegato alla j Casa, Cerabona. Abbiamo da! vanti a noi CO giorni, quanti in genere se ne impiegano per varare una giunta-. • Ma quale prospettiva — ha Incalzato Tartaglia per la sii nlstra indipendente — /'operatone a cut stiamo assistenj do è poco chiara per gli ad| detti ai lavori della politica e dell'amministrazione, come può essere chiara per la città?-. Per 11 ministro Romita, l'impegno del psdi in giunta -è condizionato all'impegno della de-. La giunta precedente era in crisi, non era più in grado di assicurare il governo della città, di risolvere alcuni dei suoi problemi più urgenti, •era una giunta minata da contraddizioni interne, per questo abbiamo pensato ad una nuova coalizione socialista e laica che doveva essere appoggiata da chi la voleva appoggiare. Si è invece prospettato un pentapartito, e allora tutti dentro senza preclusioni, e anche senza che nessuno si defili con posizioni di disimpegno e di privilegio. Per ora rimaniamo fuori dando comunque il nostro apporto leale alla maggioranza-. Negativo il giudizio dell'on. Martlnat (msl). Ha affermato: -Siamo passati dalla mozione degli affetti di Novelli alla mozione degli intenti pre-elettorali del pentapartito. A livello nazionale abbiamo deciso di appoggiare le giunte serie, non è il caso della nuova giunta di Torino-. Per il psi. Rolando ed Alessio hanno voluto rassicurare tutti. -Non daremo strappi — hanno detto — offriremo quella continuità amministrativa indispensabile alla città, ma cambieremo le proposte complessive, frutto del dibattito e delle convergenze fra forze laiche, socialiste e de-. Hanno concluso: -Non siamo per un esecutivo che alzi il ponte levatoio nei confronti del pei, ma per un dibattito serrato, anche duro, die confidiamo sia utile per tutti-- Ancora la de con Zanetta e Berardi, per spiegare che -questa non è stata una crisi originata da fatti strumentali, ma una crisi che arriva da lontano, da anni di malessere, di rapporti difficili fra pei e psi-. «/ comunisti — hanno aggiunto i due esponenti de — sono stati estromessi dal potere perché non più forza credibile di governo. Si è costituita una maggioranza a cinque con una precisa proposta politica che miole offrire una prospettiva di sviluppo con una guida più moderna della città-. Infine i comunisti, durissimi. Il capogruppo Carpatimi: •Sta per esere eletta una giunta di carnevale, nata da un voltafaccia, priva di programma. L'unica cosa utile che potrà fare sarà quella di andarsene al più presto. Ci troviamo di fronte ad una soluzione talmente debole e screditata che si è ridotta a un tripartito, dopo trattative commissariate da Roma. L'obiettivo dell'operazione, vendicarsi di Novelli e allontanare il pel dalla guida della città in un momento cruciale per gli interessi in gioco, sarà adeguatamente valutato dai torinesi il 12 maggio-. Giuseppe Sangiorgio l di ili i bhi dl i Giorpio Cardetti ha atteso l'elezione rimanendo al suo posto di consigliere tra i banchi del psi

Luoghi citati: Roma, Torino