Savasta e la Libera restano in carcere
Savasta e la Libera restano in carcere Sentenza d'appello per i br sardi Savasta e la Libera restano in carcere Ergastolo ai due assassini di un carabiniere CAGLIARI — La corte d' assise d'appello di Cagliari ha confermato, dopo 73 ore di camera di consiglio, la condanna all'ergastolo a Antonio Contena e Pietro Coccone, al processo contro la «colonna sarda» delle Brigate rosse, perché ritenuti responsabili dell'omicidio di un appuntato del carabinieri. I giudici hanno anche inflitto 35 condanne ai presunti appartenenti all'organizzazione eversiva. Le pene variano da 16 anni a un anno e sei mesi di reclusione. Otto imputati sono stati prosciolti con formule diverse. Antonio Savasta e Emilia Libera, che, secondo l'accusa furono inviati In Sardegna dalla direzione strategica delle Br per costituire una «colonna sarda» dell'organizzazione eversiva, hanno avuta confermata la condanna rispettivamente a sei e cinque anni di reclusione, e si sono visti respingere l'istanza di libertà provvisoria. I giudici d'appello hanno ridotto lievemente le pene più pesanti (da 18 a 16) inflitte, dalla corte d'assise di Cagliari il 2 agosto 1983, ai presunti capi dell'organizzazione, e hanno invece aumentato quelle di alcuni imputati minori.
Persone citate: Antonio Contena, Antonio Savasta, Pietro Coccone, Savasta
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