Zimerman, e il piano è anche un po'jazz

Zimerman, e il piano è anche un po'jazz Concerto con programma misto del giovane musicista polacco all'Auditorium Zimerman, e il piano è anche un po'jazz TORINO — Krystian Zimerman è uno del giovani pianisti che si sono affacciati con successo in questo ultimo decennio alla ribalta del concertismo internazionale: polacco, è uscito vincitore dal concorso Chopln di Varsavia nel 1975, alla bella età di diciannove anni. Oggi le prime case discografiche e le più importanti manifestazioni internazionali includono il suo nome nel loro programmi. L'altra sera, invitato all'Auditorium dall'Unione Musicale in sostituzione di Pogorelich, ha dedicato al classici la prima parte del programma, suonando con adeguato controllo stilistico e sottile dosatura di suono la Prima Partita di Bach. Seguiva la Fantasia K. 397 di Mozart che nella sua andatura frantumata e rapsodica richiede all'esecutore la capacità di ricondurre le varie fantasticherie tematiche a una comune unità di tono: Zimerman c'è riuscito, in un 'esecuzione caratterlzaa- ta da una notevole musicalità. Con molto slancio s'è inoltrato, subito dopo, nel complesso territorio spirituale della Sonata op. 27 n. 2 di Beethoven dove qualche strano eccesso dell'espressione, specie 7ie/('Adaglo iniziale e nel Presto agitato, ha indotto gli intenditori a qualche perplessità. Con la sua irruenza, ad ogni modo, Il giovane Zimerman ha valorizzato opportunamente i pezzi moderni della seconda parte: la Fantasia da Children's Song del jazzista Chick Corea e le Variazioni sopra un tema polacco di Karol Szymanowsky, un pezzo semplicemente sontuoso nella ricchezza della scrittura pianistica che ha dato modo all'esecutore di esibire il suo virtuosismo. Successo vivissimo, p. gal.

Luoghi citati: Torino, Varsavia