Godard con la sua storia di Maria ha diviso Parigi
Godard con la sua storia di Maria ha diviso Parigi Il film accusato da alcuni gruppi cattolici di essere blasfemo - A Versailles è stato ritirato - Oggi dal giudice Godard con la sua storia di Maria ha diviso Parigi PARIGI — L'ultimo film di Jean-Luc Godard è sotto processo a Parigi. Je vous salue Marie f.Ave Maria»/ uscito mercoledì sera in cinque sale, è stalo denunciato da due associazioni «integraliste» come blasfemo. Una denuncia in piena regola presentata al giudice Pierre Dral, presidente del tribunale civile di Parigi, che già oggi dovrebbe decidere sull'istanza dopo avere visto il film. All'azione giudiziaria si è aggiunto vii altro fatto clamoroso: il sindaco di Versailles (dove pure doveva essere proiettato .Ave Maria»,! ha vietato lo. spettacolo perdié, all'anteprima, in sala c'erano stati degli incidenti. Una cinquantina di militanti del/'«Assoclazlone delle famiglie cattoliche» avevano interrotto lo spettacolo, un piccolo gruppo era anche riuscito ad entrare in cabina di proiezione, a sbobinare la pellicola. Era intervenuta la polizia. ■ Questo .processo» a Godard ha subito scatenato le polemicfie. Lo stesso ministro della Cultura, Jack Lang (che ieri era a Bordeaux per una mostra), è sceso in campo. .E' inammissibile — ha detto — che una qualsiasi autorità, locale o nazionale che sia, si sostituisca alla coscienza dei cittadini», -ed.afte parlalo di «potere amministrativo abu¬ sivo». Non è soltanto il ministro a difendere il regista. Il inondo della cultura, la critica, sono unanimi: questo tipo di censura non è ammissibile. E tutte le cinque sale di Parigi ieri, erano piene di pubblico. Certo, questo di Godard può essere definito un film ■scomodo. E' la trasposizione, in tempi e con problematiche attuali, del mistero dell'Immacolata Concezione. E' la storia di una ragazza. Maria (Myriem Roussel), che scopre di aspettare un figlio essendo vergine. Maria è la figlia di un benzinaio ed è fidanzata-con, un autista di taxi che, natural¬ mente, si chiama Giuseppe. Ad annunciarle che presto sarà madre, in una delle prime inquadrature del film, è un giovane spostato, che si chiama Gabriele. L'allegoria è trasparente e continua per tutto il film. «Non ho voluto compiere attentati contro la religione cattolica», ha detto Godard dopo avere saputo della denuncia al giudice parigino. Già prima dell'uscita del film, il regista aveva spiegato che il senso della sua opera era quello di contrapporre l'amore spirituale a quello carnale. E, sulla scena, Giuseppe reagisce con rabbie ^{'«annunciazione», non capisce, accusa Maria di avere degli amanti. Poi accetta: è l'amore die vince. Le associazioni die hanno denunciato il film ^'«Alleanza per il rispetto dell'identità francese e cristiana, e la «Confederazione delle famiglie cattoliche»; ne hanno chiesto il ritiro o, «almeno la soppressione delle scene pornografiche» che conterrebbe. •Ma se Godard non aveva mal mostrato finora la bellezza di un corpo femminile nudo come in questa occasione — ha scritto il critico de! "Monde" Jacques Siclier — le pose di Maria sullo schermo sono sempre caste, spirituali, mài erotiche».' e. s. 'Jean Lue Godard contestato
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