Pino Sorti e l'Italia del night

Pino Sorti e l'Italia del night Incontro con l'attore che registra a Napoli lo spettacolo per Raiuno Pino Sorti e l'Italia del night Sarà un programma insolito, senza vedettes, a metà strada tra lo sceneggiato e il varietà BOLOGNA — E' un uomo che s'è fatto nei night e l'ha scritto anche in un libro: Vengo dal night è il titolo, 'Dino Sarti l'autore. Da quel • libro è nata un'idea, quelladi i narrare la storia dell'Italia 'clic è passata fra luci soffuse c canzoni sussurrate, tavolini e bottiglie di champagne. Trent'anni e passa, di costume e di gente comune, dagli Anni Cinquanta ai giorni nostri. Night & day — uno spettacolo a metà strada fra lo sceneggiato e il varietà, die si sta girando negli studi di Napoli — racconterà questi brani di storia particolare, in televisione, su Raiuno. Quattro puntate in prima serata, che andranno in onda, forse, il venerili, a partire da febbraio. In questo spettacolo, Dino Sarti è sceneggiatore — assieme o Carla Vistarini — cantante e attore. Fa la parte del barman e accanto a lui sfilano i personaggi della notte. C'è Nando Paone che fa •SpomètU, giovanotto distinto tutto imbrillantinato; Enzo Scoàellaro è il -Rimescolatore:, uno die ha in mente solo il sesso; Alfredo Girard fa la parte, del -Baciamanista-, fisico alla Fred Astaire e maniere galanti; e Patrizia Pellegrino è Sabrina, la ragazza del bar. Sono loro a far la storia di Night & day. fra una canzone e un ballo. Paolo Gazzara è il regista dello spettacolo. I costumi sono di Luca Sallustio, le coreografie di Micha Van Hocche. -E' uno spettacolo insolito, qui non c'è la vedette», spiega Dino Sarti. C'è la folla del night, «gente simpatica che ho Imparato a conoscere: di giorno ci assomigliamo un po' tutti, ma di notte no». E c'è l'Italia che sfila accanto, un bicchiere di whisky, la prima -Cinquecento-, il benessere e la crisi. . ' . "' ' "" «Il night è stata la mia vita», dice Sarti. «Ho Imparato l'arte difficile di Intrattenere il pubblico, ho fatto una lunga gavetta. Il mio è un mestiere duro, ma mi ha Insegnato a conoscere il mondo. E ad amare le cose che contano». Per Dino Sarti le cose che contano sono soprattutto due. Il dialetto e Bologna. «L'italiano corrente non mi convince affatto, è brutto, si parla male e mi dà proprio fastidio, Invece, quando uno parla In dialetto, lo mi fido». Nella sua città torna appena può, quando glielo consentono gli impegni di lavoro. Con Bologna, poi, ha un appuntamento speciale che si rinnova tutti gli anni, il 14 agosto. Piazza Maggiore strapiena di gente, e lui sul palco a raccontare se stesso. Per una sera, il night in piazza. p. s. Dino Sarti: «Per ine contano due cose: Bologna e il dialetto»

Luoghi citati: Bologna, Italia, Napoli