Scuola, Fora delle scelte

Scuola, Fora delle scelte Il 30 gennaio scade la proroga per le preiscrizioni Scuola, Fora delle scelte Devono presentare la domanda i ragazzi che a settembre frequenteranno le prime classi di ogni grado oppure la terza nelle superiori (specializzazioni) - Entro il 7 luglio iscrizioni definitive - Positivo il bilancio del tempo prolungato, probabile un aumento delle richieste Entro mercoledì 30 gennaio. 1 ragazzi che a settembre frequenteranno la prima elementare, la prima media, la prima classe delle superiori o la terza per la specializzazione dovranno presentare la domanda di prelscrlzlone. Poi avranno tempo fino al 7 luglio per l'iscrizione vera e propria. In questo periodo potranno cambiare idea sulla strada da seguire (tempo pieno, integrato o normale nelle elementari), oppure variare tipo di scuola o di specializzazione per le superiori. Unici a non avere una seconda possibilità di scelta sono gli allievi delle medie inferiori. La loro alternativa è fra tempo normale (lezioni al mattino per 30 ore la settimana) e tempo prolungato (lezioni mattino e pomeriggio per 36 ore la settimana). Ogni scuola si organizza come preferisce: di solito quattro o cinque ore al mattino, e due o tre ore per alcuni pomeriggi. Le lezioni non vanno mai oltre le 16,45-17. Chi vuole torna a casa per pranzo. Il tempo prolungato è una novità: istituito lo scorso anno per 769 classi nella provincia di Torino, è ai suoi primi mesi di applicazione. Come si svolge In pratica, che cosa significa per i ragazzi? Spiega il prof. Giovanni Verlengia, preside della Olivetti: • Vuol dire innanzitutto un rapporto più stretto fra docenti e studenti. Il tempo prolungato, infatti, prevede che i professori abbiano meno allievi e meno classi da seguire, e possano lavorare in piccoli gruppi, anclie interdisci¬ plinari. Alla Olivetti è stato concordato un programma di base unico per II tempo normale e per quello prolungato, ma i rogassi delle 10 classi che tornano anche al pomeriggio hanno maggiori possibilità di fare applicazioni pratiche in laboratorio, esercitazioni, attività sportive. Restano, sia pure in misura ridotta, i compiti a casa. E' indispensabile che gli alunni non perdano l'abitudine al contatto con il libro, che imparino a riflettere da soli*. Oli insegnanti tentano il recupero di coloro che restano indietro. 'Molti arrivano dalle elementari semianalfabeti». Conclude il prof. Verlengia: 'Credo che se il tempo prolungato diventasse obbligatorio migliorerebbe la qualità della scuola'. Il giudizio è positivo anche alla Marconi. «Abbiamo soltanto 2 prime — spiega la professoressa di lettere Isabello — lavoriamo bene. Un esempio? Collaboro con l'insegnante di musica per curare la giusta intonazione e dare senso alla lettura in prospettiva della drammatizzazione. Con il collega di matematica si lavora per studiare i grafici applicati alla geografia, ad esempio per disegnare la portata dei fiumi. Con il docente di inglese si tenta un lavoro interdisciplinare'. Alla Verga funzionano 9 classi di tempo prolungato, che fanno lezione cinque ore tutte le mattine e due ore per 3 pomeriggi (dalle 14 alle 16). 'Il lavoro degli insegnanti — dice il prof. Martelli — è meglio distribuito ed organizsa¬ to. Tra l'altro, la'nuova formula consente maggior applicazione per la matematica, perché c'è un docente ogni 2 classi anziché ogni 3, come nel tempo normale. E questo ci mette alla pari con la scuola europea. Credo che il vantaggio maggiore derivi dalla presenza contemporanea dei professori per almeno il 10 per cento delle ore settimanali e, soprattutto, dal lavoro concreto e pratico nei laboratori». Ad esempio, la logica matematica è applicata al gioco degli scacchi, si lavora con il computer, si esercita la ma¬ nualità facendo ceramica. Il punto debole del tempo prolungato? Purtroppo la maggioranza del genitori lo vede ancora come un «parcheggio». Il rischio è di formare classi ghetto. Per questo i presidi sono impegnati in una campagna di informazione nei confronti delle famiglie: 'Il traguardo — conclude 11 prof. Martelli — è riuscire a mettere insieme ragazzi di capacità e qualità diverse, dove l migliori facciano da traino e dove i più deboli possano essere recuperati'. Maria Valabrega

Persone citate: Giovanni Verlengia, Isabello, Marconi, Maria Valabrega

Luoghi citati: Torino