L'obeso, spesso è una vittima che chiede di essere liberata

L'obeso, spesso è una vittima che chiede di essere liberata Convegno alle Giornate mediche internazionali di Torino L'obeso, spesso è una vittima che chiede di essere liberata Perdere peso si può con una profonda rieducazione alimentare: meno cibo, più dispendio di energie, mantenimento dei risultati - Nei casi più gravi necessario il by-pass gastrico In questa nostra società del cosiddetto .benessere-, l'obeso — cioè colui (e più spesso colei) che «pecca» di almeno un 20 per cento in più del suo ideale peso corporeo — è paradigmatico esemplo di .vittima-complice». E' .vittima» perché l'obesità — proprio in' quanto affezione morbosa che, più di ogni altra, ha •tante madri» (genetiche, ambientali, comportamentali, alimentari, endocrine, metaboliche, psicologiche) — è, per definizione, di difficile e quasi irridente amministrazione: e «complice» In quanto, nonostante ogni buona Intenzione, gli è spesso sovrumanamente difficile cambiar «stile di vita», alimentazione compresa, come ostinatamente invece dovrebbe. Non per nulla, quindi, vale tuttora la deludente regola — in singolare analogia coi fumatori inveterati e certi farmacodipendenti — che di quanti di loro decidono, le mille volte, di dimagrire, una buona metà non si decide mal a farlo e, dell'altra metà, buona parte non perde peso e un'altra riesce si a dimagrire ma presto si ritrova ai valoribilancia di prima. Al Convegno .Nuovi orientamenti nel trattamento dell'obesità» (F. Morino, moderatori O. Crepaldl. F. Balzola) — tenuto ieri alle Giornate Mediche Internazionali di Torino — i relatori si sono addentrati a fondo negli •interni meccanismi sbagliati» che sottintendono l'obesità (aumentata resistenza all'insulina, diminuito patrimonio o funzione dei «recettori Insullnicl», aumentata produzione di glicocortlcoldi, diminuita termogenesi regolatorla). E' in questa sua endocrlno-metabolica condizione di •diminuite spese caloriche» che l'obeso è la piuttosto incolpevole vittima della sua interna tendenza al sovrappeso. E per non esser .complice»? Visto che è praticamente impossibile cambiare i propri costituzionali connotati di involontario «risparmiatore» e «tesaurlzzatore» di energie tradotte In «grasso», occorre, anche se spesso malripagata, una cronica e stabile fatica puntata sul triplice obbiettivo del: 1) ridurre l'apporto alimentare; 2) aumentare il dispendio: 3) mantenere 11 risultato raggiunto. Su questa linea, è chiaro, non esistono miracoli né farmaci da rincorrere né diete a • monocilbo. né «iperproteichc-lpogllcidlche» né «aglicldlchc -al ipl diche, o altre magie suggerlblli a catena tra gli interessati o colon-accomandate da settimanali a tv. Occorre — in «stile nuovo di vita» — rieducazione nutrizionale, comportamentale, motoria, igienica: con un programma - no stop. di 12001500 calorie quotidiane, meglio se divise in 4-5 pasti (relativamente pochi zuccheri e grassi, relativa libertà nel campo del cibi «calorico-innocenti» e magari l'aiuto di qualche falso alimento). E al posto di diete standard e già battute a macchina, prescrizioni dietetiche •personalizzate», con 11 medico-dietologo che — visto il «tuo. caso (abitudini, psicologia, dati somatici e di laboratorio) — ti fa da «maitre» e insegna al tuo •cuoco» di casa. Poiché è vero, verissimo, che «imprigionato in ogni obeso c'è sempre un magro che chiede a gran voce d'esser liberato», che cosa fare di fronte ai non rari casi di •grande obesità», quando — a dispetto di dietologi, psicologi e farmaci e miti e magie — il sovrappeso tende Inesorabilmente al 100 per cento? Allora — a tener lontano i grossi rischi di salute e sopravvivenza — è obbligatoriamente la volta del chirurgo. L'esperienza dell'equipe del prof. Morino su oltre 100 casi di «by-pass gastrico» (che riduce lo stomaco a una piccola tasca in comunicazione con il piccolo intestino) e sulla «gastroplastica» (piccola tasca gastrica prossimale in comunicazione con lo stomaco residuo) annota buoni risultati di questa, sia pur artificiosa, tecnica di drastica riduzione dell'apporto alimentare: sino a diminuzioni di almeno 30 kg nel primo anno dall'intervento. Ezio Minetto VERBANIA (Novara) — Dopo quarantanni dt amministrazione di sinistra, il Comune di Verbanla ha dall'altra sera una giunta pentapartita. Rottasi l'alleanza tra pel e psl nel novembre scorso, la crisi si è ora risolta con l'elezione di una sindaco socialista. Francesco Imperlale, e di un vicesindaco de, Giuseppe Lomazzi.

Persone citate: Ezio Minetto, Giuseppe Lomazzi, Morino

Luoghi citati: Comune Di Verbanla, Novara, Torino, Verbania