I Luisi rompono il silenzio «Chiltè, un profittatore » di Vincenzo Tessandori

I Luisi rompono il silenzio «Chiltè, un profittatore » Lucca, i genitori di Elena sulle allusioni dei rapitori al processo I Luisi rompono il silenzio «Chiltè, un profittatore » DAL NOSTRO INVIATO BAGNI DI LUCCA — «Lo verità processuale è diversa dalla verità vissuta», sospira l'avvocato Alessandro Garibottl, difensore di parte civile •per la famiglia Cittì-Luisi nel processo, d'appello per 11 sequestro di Elena, ostaggio di 17 mesi: sa bene che contro la subdola arma della calunnia non esiste difesa. Da quest'aula uscirà una verità, che, comunque, si trascinerà dietro, se non tutti, molti dubbi sorti durante il sequestro. I legami presunti fra Isabella Luisi, madre dell'ostaggio, e Franco Chillè, indicato da tutti come il «cervello» del rapimento; la sussurrata \ connivenza della donna con 1 sequestratori. L'altra sera le dichiarazioni fatte in aula da Mariano Mazzeo hanno puntato sulla prima ipotesi e di fatto hanno escluso qualsiasi partecipazione della donna. Secondo 1 balordi della banda, Chillè sarebbe il vero grande responsabile e 11 dottor Aldo Tanl, sostituto procuratore generale, se ne mostra convinto e definisce l'ex dongiovanni della Garfagnana «un individuo spregevole sotto il profilo umano ed è tanto più grave la sua posizione proprio per i rapporti che può aver avuto con i familiari e che io non so». Affermano 1 Cltti-Luisl in una dichiarazione in cui ogni parola appare soppesata: «Non vorremmo parlare, prima della sentenza, per un riguardo alla corte che è l'unica che deve stabilire la verità Ma a noi sembra che Chillè sia uno spregevole millantatore che si è approfittato del la nostra amicizia e niente più. E cosi ci ha fatto tanto soffrire. Finalmente è chiaro, in ogni caso, che non ci fu al-, cuna collusione fra la banda dei Chillè e la nostra famiglia. Tutto il resto sono cattiverie che non ci fanno più male di quanto ce ne abbia fatto tutta la vicenda. Ci auguriamo che la giustizia tenga conto di tutto». La prova che Chillè altro non fosse che un intruso, non si sa bene come Introdottosi nell'intimità di questa tranquilla casa, è la saldezza dei legami sottolineati da Isabella Luisi e da suo marito: «Noi comunque siamo e restiamo uniti». Malgrado l'Imbarazzo e il fastidio di trovarsi al centro di una curiosità già morbosa, 1 genitori di Elena oggi tornano in aula: ia rabbia contro «il capo» è salita e se, prima di questo processo, Isabella Luisi avrebbe potuto anche considerare un'ipotesi di diminuzione della pena, ora, si dice, vorrebbe «vedere Chillè su una graticola». Dunque 11 capo presunto è rimasto solo, colpevole, certo, e confesso, ma anche capro espiatorio ideale per complici disposti a tutto pur di guadagnare un anno di clemenza. Anche suo fratello, il dottor Agostino Chillè, direttore del carcere di Ferrara, segue 11 dibattimento in silenzio e con un'espressione di vergogna negli occhi. Mormora soltanto: »Mi auguro solo una sentenza giusta». La piccola, grande vittima di questa storia detestabile, Elena, gioca felice e serena nel grande salotto della casa di Lugliano, con lo scooter elettrico avuto In dono per Natale. DI quanto accadde un anno fa c'è da augurarsi che non ricordi niente. Ma qualche traccia 11 sequestro l'ha lasciata, fanno sapere 1 familiari: «Quando la rapirono pesava undici chili e quando fu liberata ne pesava dieci e ancora oggi la transuminosi ci allarma», dice la madre. Vincenzo Tessandori

Persone citate: Agostino Chillè, Aldo Tanl, Alessandro Garibottl, Franco Chillè, Isabella Luisi, Luisi, Mariano Mazzeo

Luoghi citati: Bagni Di Lucca, Ferrara, Lucca