Michela è nata a Ivrea di Giampiero Paviolo

Michela è nata a Ivrea La tipostenografica, usata da 104 anni in Parlamento Michela è nata a Ivrea Ora è stata adottata anche dalla Provincia e presto il suo uso si estenderà in numerose altre sale di riunioni assembleari - L'ha inventata un professore di disegno nel 1880 - Al primo esame registrò 176 parole di un senatore in 59 secondi - Neanche l'elettronica l'ha sconfitta La •Tipostenografica Michela» torna, dunque, verso la sua terra d'origine: la versione elettronica della macchina, che da 104 anni viene utilizzata a Roma per registrare, fedelmente, 1 discorsi del nostri parlamentari, è stata infatti adottata di recente dalla Provincia di Torino ed è già entrata In funzione. Era nata nel borgo Valentino di Ivrea, frutto dell'Inventiva di un professore di disegno che ci lavorò per diciassette anni. Si chiamava Antonio Michela ed era nato a San Giorgio Canavese, nel 1815, da famiglia povera: destinato al sacerdozio, frequento il seminario eporediese, ma poi preferì la strada dell'insegnamento laico. Fu maestro elementare a Quassolo, dove visse a lungo, poi insegnante di disegno ad Ivrea. Probabilmente fu in quel periodo che partorì l'idea di costruire una macchina in grado di registrare rapidamente, secondo uno speciale metodo stenografico, ogni tipo di discorso. Il prodotto di anni di studi e di applicazioni pratiche fu sorprendente, per semplicità e funzionalità: la forma era quella di una cassetta di legno che poggiava su un tre piedi alto meno di mezzo metro. I tasti da usare erano venti, disposti sull'unica fila di una tastiera lunga cinquanta centimetri. Questa era «tagliata» a metà da un nastro di carta scorrevole, sul quale si imprimevano le parole. Michela ricevette per la sua invenzione premi e me¬ daglie d'oro in numerose esposizioni, tanto che la voce della prodigiosa macchina arrivò in Senato. Una commissione d'esperti si recò ad Ivrea e decise di sottoporla ad un accurato esame, che si svolse a Roma nel 1880. Una delle figlie di Michela registrò le 176 parole che 11 deputato Martini pronunciò In 69 secondi, senza errori né omissioni. Cosi la tipostenografica fece 11 suo trionfale Ingresso in Parlamento e da allora fu testimone fedele dei tanti avveni¬ menti che per decine di legislature ne caratterizzarono la vita non sempre facile. Antonio Michela, superati 1 problemi economici, si ritirò a vita privata, partorendo nuove idee che non si rivelarono altrettanto feconde. All'uomo che rivoluzionò la tecnica stenografica 11 Canavese ha tributato ben pochi onori: solo due lapidi, sulle facciate delle vecchie case del Valentino e di Quassolo, quest'ultima nella via che porta 11 suo nome. Giampiero Paviolo

Persone citate: Antonio Michela

Luoghi citati: Ivrea, Quassolo, Roma, San Giorgio Canavese, Torino