Un elicottero e il computer nel futuro del soccorso Aci di Angelo Conti

Un elicottero e il computer nel futuro del soccorso Aci Come cambia e come lavora la sala operativa del 116 Un elicottero e il computer nel futuro del soccorso Aci Allo studio con la Regione un progetto per il pronto intervento aereo - Quando lo Scià di Persia rimase in panne e pagò in tappeti Sono le 10 e nella centrale operativa del 116, al quarto plano del palazzo Acl di via Glollttl 15, il lavoro è febbrile, i telefoni squillano senza tregua. .E' uno dei giorni più difficili per noi — spiega l'ingegner Mlnniti, responsabile del servizio —. Continua il maltempo, molti automobilisti stanno rinunciando al tentativo di mettere in moto l'auto e chiamano noi. C'è, poi, la nebbia su i>asti tratti, ad Alessandria nevica, ci sono incidenti. Comunque, riusciamo ad affrontare la situazione: in un tempo massimo di 30 minuti arriveremo a dare una mano a tutti*. Da sei mesi 11 servizio telefonico di soccorso 116 è passato, in Piemonte, dalla 81p alla gestione diretta dell'Acl, che ha assunto sei giovani operatori, tutti poliglotti. «£' un mutamento importante — spiega il direttore dell'Aci Torino, dottor Sorrentino — perché ci consente un rapporto diretto con gli automobilisti. Si inserisce in un contesto più vasto di assistenza che stiamo sviluppato con determinate istituzioni locali*. Il programma a breve termine è ambizioso: .L'arma del futuro si chiama elicottero. Dopo l'esperimento fatto la scorsa estate nella zona di Roma, l'assessore regionale alla sanità Bajardi sta studiando con noi l'opportunità di organizsare un servizio di pronto intervento aereo anche in Piemonte. Si tratterà di garantire soccorsi nel giro di pochi minuti in qualsiasi punto della regione, con la possibilità di ricoverare feriti gravi in tempi ridotti. Un servizio simile, su vasta scala, è già efficiente in Germania*. Per ora il 116 è solo parzialmente mecca¬ iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiihiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii nizzato. Lo sarà completamente in estate grazie a un accordo con l'Italtel: ricevuta la chiamata di soccorso, l'operatore batterà su una tastiera l'indicazione della località, 11 computer in mezzo secondo fornirà gli indirizzi del tre soccorsi convenzionati e formerà automaticamente 11 numero del più vicino. L'operatore potrà quindi sincerarsi del tempo necessario per raggiungere l'automobilista In panne e comunicarglielo immediatamente. Qualora 1! primo autosoccorso avesse un carico di lavoro eccessivo, si passerà al secondo e cosi via. Il battesimo del 116 in versione «tutta Aci» è stato particolarmente pesante: 117 gennaio ha diretto 231 interventi, ma in tutti questi giorni l'attività è frenetica, soprattutto in relazione alle cattive condizioni delle strade. Il numero delle chiamate comunque raddopperà quasi, quando verranno dirottate In via Giolitti anche tutte le richieste che giungono direttamente al centro di via Cecchl. Un soccorso, anche al Sestriere o a Macugnaga (dove l'Acl opera con un fuoristrada particolarmente attrezzato), costa 5 mila lire al soci (spesso rimborsabili) e 50 mila al non soci. Per gli autisti dei carri attrezzi, talvolta impegnati in situazioni ambientali terribili, non ci sono interventi impossibili: c'è chi ha passato tre giorni e tre notti al Gran San Bernardo per portare soccorso a un turista e chi ha rimorchiato la vettura dello Scià di Persia in panne a Cigliano. Sua Altezza non era socio e ha pagato in tappeti pregiati. E" una pagina, ma neppure la più curiosa, del grande romanzo del soccorso Acl. Angelo Conti

Persone citate: Bajardi, Sorrentino