Freda interrompe il presidente «Su di me sospetti, non indizi»

Freda interrompe il presidente «Su di me sospetti, non indizi» Al processo di Bari interrogato l'unico imputato presente Freda interrompe il presidente «Su di me sospetti, non indizi» BARI — -Leggo gli indizi a suo carico-. -Se mi consente, vorrei sostituire alla parola indizi quella di 'sospetti''. "Il Codice penale prevede indizi' e non 'sospetti'-. E' stato questo il primo scambio di battute tra il presidente della corte d'assise d'appello di Bari, Fortunato D'Auria, e l'unico Imputato presente al processo d'appello-bis per la strage di piazza Fontana. Franco Freda. L'udienza di ieri mattina è stata quasi tutta impegnata dall'interrogatorio da parte del procuratore generale dottor Toscani. Le domande sono state concentrate su quel timer che l'accusa ritiene sia stato acquistato da Freda per l'ordigno che fu fatto esplodere in piazza Fontana. Freda è indiziato di strage insieme con Ventura (detenuto in Argentina in attesa di estradizione), Valpreda e Merlino (indicato come infiltrato tra gli anarchici milanesi per convincere Valpreda a mettere la bomba). Per falso ideologico com'è noto sono accusati 11 generale Maietti e il capitano La Bruna, di falsa testimonianza il maresciallo Tanzilll, tutti dei servizi segreti di allora. L'udienza è iniziata con l'informazione del presidente della corte D'Auria circa le istanze presentate dall'avvocato Azzaritl-Bova di parte civile e dai difensori di Merlino per l'acquisizione agli atti processuali della documentazione relativa all'inchiesta parlamentare sulla P2 e le deviazioni dei servizi segreti. Gli indizi a carico di Freda sono quelli del processo di prima Istanza. Il procuratore generale Toscani é andato subito al nocciolo della intricata vicenda giudiziaria, il mistero del tlmers. Il dottor Toscani ha chiesto a Freda perché fu trovato in possesso di detonatori a tempo dello stesso tipo di quelli che — secondo i periti — furono usati per la strage di Milano e successivamente per l'attentato di Roma. Franco Freda non si è scomposto ed ha ripetuto la versione già altre volte for¬ nita: -Mi procurai quei timers per fare un piacere al capitano Hamid dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina. Dovevano servire per la lotta contro Israele-. Su questo tema, con tutti gli aspetti, anche 1 più minuti dal punto di vista tecnico, si è dilungato quasi tutto l'interrogatorio che 11 procuratore generale Toscani ha iniziato ieri L'unica novità nell'udienza di ieri è venuta dal difensori di Franco Freda 1 quali hanno annunciato di aver citato alcuni nuovi testimoni a favore, fra i quali ci sono Mario Tuti (l'esponente dell'eversione nera toscana accusato dell'attentato all'ltalicus e assolto per insufficienza di prove). Paolo Signorello, il teorico dei Nar accusato dell'omicidio del giudice Occorsio, in ultimo una pedina piccola dell'eversione nera barese, Stefano Di Cagno, in carcere per scontare una pena per omicidio c una serie di rapine commesse appunto a Bari v. c.

Luoghi citati: Argentina, Bari, Israele, Merlino, Milano, Palestina, Roma