Carcerazione preventiva, la Camera favorevole al rinvio al 30 novembre di Liliana Madeo

Carcerazione preventiva, la Camera favorevole al rinvio al 30 novembre Il provvedimento, che riguarda oltre mille detenuti pericolosi, passa ora al Senato Carcerazione preventiva, la Camera favorevole al rinvio al 30 novembre ROMA — Sta per svanire, per un migliaio circa di criminali — la cifra esatta non è nota — la possibilità di uscire dalla galera il 2 febbraio prossimo, grazie ai benefici previsti dalla legge varata dal Parlamento nell'estate scorsa e che abbrevia i termini della carcerazione preventiva. A novembre, quando fu chiaro che presto sarebbero tornati in libertà pericolosi esponenti della criminalità organizzata e politica, il governo approvò un disegno di legge che proroga di. 10 mesi l'entrata in vigore di quel provvedimento — la cui attuazione slitta quindi sino al 30 novembre 1985 — per gli imputati di strage, omicidio, sequestro di persona a scopo di rapina o di estorsione, associazione per delinquere, nel campo degli stupefacenti, delitti di terrorismo o eversione dell'ordinamento costituzionale. Ieri la commissione Giustizia della Camera ha approvato, in sede legislativa. 11 testo rii legge del governo. Adesso il voto spetta al Senato. I tempi sono stretti se si vuole evitare l'esodo dei detenuti che autorizzava la legge di luglio. Ma tutte le previsioni lasciano supporre che entro gennaio la legge sarà appro vaia. Il ministro della Giustizia Martinazzoli ha detto: 'Il provvedimento è inevitabile per non mettere a rischio il senso a lungo termine della manovra di riduzione dei termini di carcerazione preventiva. Questa è una correzione, che rafforza la direzione generale della manovra. Durante la proroga la magistratura dovrebbe concludere tutti processi pendenti'. Il dibattito e la votazione, a Montecitorio, non sono stati facili. Voto favorevole l'han¬ no espresso de, psl, pri, psdi. Contrari sono stati pli, msi. sinistra indipendente, dp. I comunisti si sono astenuti. I radicali, contrari alla legge, non hanno partecipato al voto. La commissione ha approvato alcuni emendamenti del governo: dalla proroga del termini sono esclusi i detenuti minorenni, la magistratura è autorizzata a concedere la libertà provvisoria ai detenuti che ovviamente non sono imputati di reati di sangue, e tale decisione sarà presa a discrezione dei singoli magistrati. Altri emendamenti non sono stati approvati, come quelli presentati dal poi che chiedevano una definizione dello scomputo dei tempi tra la carcerazione già avvenuta e l'entrata in vigore della legge, l'introduzione del concet¬ to di salute psichica — oltre a quello relativo alla salute fisica — al momento di valutare la concessione della libertà provvisoria, l'estensione ai detenuti dissociati che non si sono macchiati di reati di sangue del benefici della legge che limita l'allungamento dei tempi di carcerazione preventiva. L'emendamento non è passato per un solo voto. Lo avevano sostenuto comunisti, socialisti, demoproletari, missini e sinistra indipendente. Era questa, hanno detto sia Von. Fracchia. pel, sia l'on. Russo, dp. un'^occasione- importante, . per incominciare ad affrontare la questione dei dissociati e far partire dal Parlamento un'indicazione politica nei confronti della magistratura. Anche le dichiarazioni dei commissari hanno messo in rilievo imbarazzi e perplessità nei confronti della delicata materia in discussione. Felisctti. socialista, ha detto: -Se dovessi ubbidire al mio personale convincimento, esprimerei un voto contrario a questa legge. Ma voterò a favore perché mi trovo in una specie di stato di necessità, nel senso che nemmeno io accetto che avvengano contemporaneamente molte scarcerazione di imputati di gravissimi delitti'. La preoccupazione che la proroga non sani la situazione è stata consistente. Il ministro Martinazzoli ha assicurato che non ci saranno altre proroghe. Il liberale De Luca, che ha votato contro la legge, ha previsto: •// 30 novembre prossimo ci sarà la stessa situazione attuale di allarme sociale-. Il demoproletarlo Russo ha annunciato che farà appello ni presidente Pertlni perché non promulghi questa legge, e la rinvìi al Parlamento per un ulteriore momento di riflessione. Il comunista Violante ha detto: -E se entro novembre non succede niente? Un processo di riforma, come è quello iniziato con la legge sulla carcerazione preventiva, o va avanti o il vecchio si mangia il nuovo. Bisogna che il governo intervenga rapidamente per mettere le strutture giudiziarie in condizione di esaurire {procèssi più gravi entro il termine delta proroga. Ulteriori proroghe sarebbero davvero inammissibili-. Nei prossimi giorni, ha anticipato, il pei presenterà un -pacchetto- di proposte. Liliana Madeo

Persone citate: De Luca, Durante, Fracchia, Martinazzoli

Luoghi citati: Roma