Nella rete di spie in India anche politici di vari partiti di Michael Hamlyn
Nella rete di spie in India anche politici di vari partiti , «Sorvegliato» un ex segretario generale, dei Congresso di Indirà Nella rete di spie in India anche politici di vari partiti NOSTRO SERVIZIO NEW DELHI — Il primo ministro Indiano. Rajiv Gandhi, ha ordinato un «riesame approfondito dell'intera organizzazione dei servizi di sicurezza- in seguito al più grave scandalo di spionaggio avvenuto nella storia del suo Paese. La supervisione dell'operazione è stata affidata al suo segretario parlamentare e più stretto collaboratore, Arun Sitigli, ex abile uomo d'affari; al ministeri degli Interni e della Difesa è stato chiesto di rivedere completamente le procedure relative al prelievo e alla consultazione dei documenti nel settori più delicati. Le indagini della polizia e dell'Intelligence Bureau sulla vicenda investono settori semine più vasti della vita pubblica. Secondo molti giornali. si stanno controllando le attività di alcuni politici. Le Statesinan afferma che tra gli esponenti «sorvegliati» c'è un ex ministro delle Finanze; lo Huidustan Times parla di un ex segretario generale del Congresso-I. 11 partito di Indirà Gandhi, e dodici rappresentanti eletti di varie formazioni. Secondo lo stesso quotidiano, una decina di generali di brigata e altrettanti alti funzionari dell'amministrazione civile sono sotto inchiesta. Il Times of India sostiene che 1 nomi di cinque diplomatici stranieri coinvolti nella rete spionistica sono stati trasmessi al ministero degli Esteri affinché vengano dichiarati persone non gradite: sarebbero in forza alle ambasciate di Francia, Germania Ovest e Usa. L'Indiati Express scrive che almeno un altro francese, oltre all'addetto militare aggiunto colonnello Bolley (già richiamato in patria) è implicato nella vicenda: sarebbe questo misterioso francese, che non fa parte dell'ambasciata, il vero cervello, e sarebbe partito in fretta e furia da Delhi 24 ore prima del colonnello. L'£xpress era stato il primo gior¬ nale a dire che un francese era stato espulso, prima ancora che 11 colonnello partisse. La United News of India parla di due francesi. Ci sarebbe un motivo per il quale si accusa fermamente la Cia americana: alcuni mesi fa, due giornali Usa pubblicarono indiscrezioni su un rapporto del Comitato per la sicurezza del Senato secondo il quale l'India contemplava un attacco preventivo contro gli impianti nucleari del Pakistan analogo a quello israeliano contro la centrale Irachena costruita dalla Francia. L'ipotesi era stata sollevata in qualche documento strategico indiano, ma fermamente respinta dall'allora premier Indirà Gandhi. Il fatto, però, che quel documento fosse comparso in America diede al controspionaggio Indiano un indizio dell'esistenza, all'interno dell'amminlstrazlone di Delhi, di una rete di spionaggio le-, gata in qualche modo agli Usa. Questa vicenda può avere la conseguenza imprevista di rafforzare i militari nei confronti del civili. Le forze armate dell'India sono gestite e controllate non dal generali, ma dall'amministrazione civile, che deve approvare ogni spesa. Non esiste un capo di stato maggiore interarmi come In altri Paesi; in realtà, il vero «capo» è il Permanent Secretary del ministero della Difesa. Alcuni mesi fa, quando un vicemaresclallo dell'Aria e un maggior generale vennero accusati di spionaggio in favore dell'Occidente, i funzionari civili non nascosero un certo compiacimento. Ora che l'apparato burocratico si è dimostrato cosi in balla degli interessi stranieri, 1 militari hanno un'occasione per chiedere che 11 controllo delle Forze Armate sia affidato a un loro uomo. Michael Hamlyn Copyright «Times Nenspapcrsi) c p*r l'Italia (La Stampa»
Persone citate: Bolley, Gandhi, Rajiv Gandhi
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