«I missili inglesi e frames! già conteggiali per i Sali*» di Paolo Patruno
«I missili inglesi e frames! già conteggiali per i Sali*» Secondo l'ex ministro laborista Healey, avvenne nel 72 «I missili inglesi e frames! già conteggiali per i Sali*» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Secondo Denis Healey, ministro degli Esteri nel governo-ombra laborista, gli Stati Uniti hanno tenuto conto delle forze nucleari inglese e francese già nella formulazione del trattato Salt-1 (1972) con l'Unione Sovietica. E lo stesso faranno nel futuri negoziati sul disarmo che dovrebbero riprendere a Ginevra, dopo l'accordo di massima raggiunto all'Inizio del mese da Shultz e Gromyko. La rivelazione di Healey è stata pubblicata ieri in prima pagina dal Times, che riporta anche la smentita, attribuita a una «fonte dell'amministrazione Heath*, premier all'epoca del trattato. Secondo questa non precisata fonte, è un «nonsenso* dire che i Polaris britannici erano coperti dal Salt-1. Ma Healey, reduce da un viaggio in Urss in compagnia del leader laborista Kinnock (prima della visita a Londra del numero 2 del Cremlino, Gorbacev), ha ribattuto precisando che nel trattato non si faceva esplicito riferimento alla force de frappe francese e al sistema Polaris britannico, ma «il numero totale dei missili occi¬ dentali era stato aggiustato in modo da tener conto anche della forza nucleare anglo-francese*. Il dirigente laborista ha preso atto dell'impegno pubblico degli Stati Uniti a non includere nelle prossime trattative ginevrine 1 Polaris confermato qui a Londra dal consigliere della Casa Bianca per la sicurezza, McFarlane, al termine dell'incontro con la signora Thatcher, il 9 gennaio scorso. Ma Healey ha aggiunto che, nella conferenza stampa del 13 gennaio, Gromyko aveva chiarito che l'Urss non chiede l'eliminazione o la riduzione del deterrente Inglese e francese, ma un «taglio» degli armamenti americani, considerata l'esistenza delle forze nucleari di quei due Paesi. La posizione ufficiale del governo di Londra è che i Polaris (sostituiti nel prossimo decennio dal più sofisticato e costoso sistema Trident) non possono essere oggetto delle trattative per la riduzione degli armamenti nucleari in quanto rappresentano solo il 3 per cento dell'arsenale dei supergrandi. Paolo Patruno
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