Le tre confederazioni si dividono sullo scambio tasse-contingenza di Stefano Lepri

Le tre confederazioni si dividono sullo scambio tasse-contingenza La Uil e la Cgil dicono no al ministro del Tesoro Goria, ma la Cisl non lo boccia Le tre confederazioni si dividono sullo scambio tasse-contingenza ROMA — Lo scambio tasse-scala mobile appare sempre più difficile. Resta questa, secondo le principali forze di governo, la migliore medicina contro la disoccupazione: frenare l'aumento del costo del lavoro attraverso la scala mobile, che dovrebbe scattare ogni 6 mesi o ogni 12. Ma a un baratto aperto 1 sindacati non ci stanno. Su che cosa portare al baratto, i partiti della maggioranza restano discordi all'indomani del Consiglio di gabinetto cosi come lo erano il giorno prima. 81 cercano nuove vie, soluzioni più eleganti per un dare e avere su salari, posti di lavoro, tasse. •L'affannosa ricerca di cose da scambiare è portatrice di confusione e non può certo scongiurare, nell'ipotesi di una sua ammissibtlttà, il referendum sulla scala mobile' ha detto ieri Giorgio Benvenuto al comitato centrale della UH. Il ministro del Tesoro Giovanni Gorla, accusato da Benvenuto di aver combinato «un pasticcio' con la sua proposta di scambio (meno tasse con la scala mobile annuale), ripete che 11 controllo del salari è, ancora di più, ./'unica strada percorribile- dopo che sono arrivati alcuni segnali di pericolo come il peggioramento del conti con l'estero. Lo scambio tasse-scala mobile, dice Benvenuto, non si può fare per un motivo preciso: «La modifica delle aliquote Irpef non può essere la contropartita alla riforma della scala mobile, non solo perché quest'ultima riguarda solo i lavoratori dipendenti, ma perché la modifica dell'indicizzazione va collegata alla riforma strutturale del salario e alla possibilità di fare nuovi contratti di lavoro-. Una volta respinta l'Ipotesi di fare un formale baratto, ognuna delle tre confederazioni però dice cose molto diverse. Se Benvenuto se la prende con Gorla, democristiano, considera come 'ragionevole e sensata» la posizione di chi nel governo si impegna a «spianare la stra¬ da al confronto fra le parti sociali sema intervenire direttamente, affrontando quei problemi che sono di sua competenza'. Si tratta di una lode al ministero del Lavoro, il socialista Gianni De Micheli;;, e di un consiglio a Craxl sulla strada da seguire. Non uno scambio, ma un col- legamento di fatto, con varie mosse •anticipate* del governo che consentano al sindacato di muoversi a sua volta. La strada scelta da Gorla non displace, Invece, alla Cisl. •Fino a ieri il ministro del Tesoro sembrava ritenere — sostiene Pietro Merli Brandlnl, segretario confederale Cisl — che lo sviluppo e l'occupazione fossero conseguenze automatiche di una riduzione del salario reale; oggi accetta il mantenimento del salario reale e, diversamente da ieri, apre la riduzione degli orari: Se la Uil loda De Mlchells, e la Cisl apprezza Gorla, la Cgil sta per conto suo, con dentro le spinte divergenti del comunisti «duri», del comunisti alla Lama, del socialisti. Che cosa 11 governo può dare In campo fiscale, lo si vedrà ormai dopo che la Corte si sarà pronunciata. Se il referendum non è ammissibile, è difficile che Gorla e Visentin! possano offrire più di un modesto ritocco all'Irpef per 11 1985, parecchio inferiore a quello chiesto dal sindacati che, secondo 11 ministro del Tesoro, •farebbe salire il salario netto medio di circa il <?%>. Anche se alcuni partiti della maggioranza continueranno a chiedere sgravi con l'occhio alle elezioni, ci sarà poco da dare. Se invece 11 referendum si fa, tutto torna In ballo e, per evitarlo attraverso un'ampia •riforma del salario', le concessioni fiscali dovrebbero essere più sostanziose. Stefano Lepri

Persone citate: De Mlchells, Gianni De Micheli, Giorgio Benvenuto, Giovanni Gorla, Gorla, Lama, Visentin

Luoghi citati: Roma