Il tutto nell'impero inquieto resuscita Mitterrand in patria di Bernardo Valli

Il tutto nell'impero inquieto resuscita Mitterrand in patria I francesi plaudono al Presidente per il viaggio-lampo a Nouméa Il tutto nell'impero inquieto resuscita Mitterrand in patria DAL NOSTRO INVIATO PARIGI — Ai francesi è piaciuto il beau geste di Mitterrand. Più della metà del cittadini della Quinta Repubblica, di solito tanto avari nell'elarglre consensi al presidente socialista, avrebbero approvato la sua spedizione in Nuova Caledonia, 11 remoto possedimento francese nell'Oceano Pacifico. Durante il viaggio di ritorno, volando verso Los Angeles e poi dalla costa occidentale degli Stati Uniti verso Parigi, Mitterrand ha letto con soddisfazione I dispacci che lo Informavano sugli ultimi sondaggi fatti in patria. Il 60 per cento degli interrogati ha risposto «si», il capo dello Stato ha fatto bene ad andare a Nouméa, pur esprimendo seri dubbi sulla possibilità di risolvere la crisi che agita quell'isola, quella reliquia dell'impero coloniale sfumato. Nelle dodici ore trascorse in Nuova Caledonia, il presidente francese ha cercato con ragione di ridurre al minimo gli eventuali rischi e inconvenienti che avrebbero potuto compromettere il viaggio. I francesi hanno visto alla televisione la residenza dell'Alto Commissario presidiata dai gendarmi come una fortezza assediata. Mitterrand vi è arrivato in elicottero e ha ricevuto tutti i rappresentanti politici, indipendentisti e antl-lndlpendentistl, melanesiani ed europei, sotto la protezione deìYArmée. Ha evitato accuratamente la folla dei coloni, che infischiandosene della proibizione di manifestare, ma rispettando l'ora del coprifuoco, gridavano In direzione dell'elicottero presidenziale, secondo il cronista di France Soir: 'Vigliacco, vteni qui se hai coraggio-. E ancora: -Mitterrand vattene-. La piccola capitale era coperta di tricolori, anche 1 marciapiedi erano stati dipinti di bianco-rosso-blu. Ventlclnquemlla persone, circa la metà degli europei dell'isola, hanno scandito per 12 ore slogan contro l'indipendenza. 'Mitterrand, rinunciatarlo, non svendere la Nuova Caledonia-, Mitterrand ha preferito non pronunciare discorsi pubblici. Sulla piazza sarebbe stato insultato dal bianchi, che sono la stragrande maggioranza a Nouméa. Nel caldo tropicale del Pacifico avrebbe corso 11 rischio di un'umiliazione simile a quella subita dal socialista Guy Mollet, nel 1956 ad Algeri. L'allora presidente del Consiglio fu colpito da un lancio di pomodori, che pesò poi politicamente al ritorno a Parigi. Con prudenza, con un linguaggio sobrio, Mitterrand ha spiegato a filofrancesi e a Indipendentisti la necessità di accettare il piano preparato da Edgar Pisani, 11 plenipotenziario del governo, che punta a una sovranità limitata dell'isola e a una solida associazione con la Francia. Una via di mezzo tra lo status quo e l'indipendenza. Una soluzione ragionevole. Per incontrare il presidente, il capo indipendentista. Jean-Marie Tjlbaou. presidente di un governo provvisorio kanak (melanesiano), ha dovuto pure lui usare un elicottero dell'esercito francese. Non avrebbe potuto attraversare incolume la folla degli europei. Mitterrand ha usato un riguardo particolare nei confronti del leader che si dichiara socialista e che nel passato ha avuto stretti rapporti con i socialisti parigini. Tjlbaou è stato il solo ad avere un colloquio a quattr'occhi con il presidente. Il viaggio nella brousse, nella boscaglia, che faceva parte del programma presidenziale, si è svolto senza sorprese. Gli organizzatori le avevano scartate con cura. Mitterrand, sempre In elicottero, ha visitato un villaggio esemplare, Indipendentista ma non troppo, filofrancese ma non troppo, nel quale vengono abitualmente portati, secondo 11 cronista di Le Monde, tutti gli ospiti ufficiali di passaggio nell'isola. Un modello di convivenza tra europei e melanesiani. Quel che Mitterrand si propone per tutta la Nuova Caledonia. Ritmata con accortezza, senza venir meno alla prudenza e alla dignità, la spedizione di Mitterrand nell'isola tropicale in subbuglio si è svolta dunque senza intoppi, senza Incidenti. Senza traumi per il presidente e per i francesi che in patria lo tenevano d'occhio sui teleschermi. Il capo dello Stato socialista ha detto, lasciando Nouméa, che »i fili del dialogo sono stati riannodati- tra le varie fazioni a confronto. Poi è ritornato a Parljji un po' più popolare che alla parten- Bernardo Valli