Due miliardi per sgomberare 5 milioni di metri cubi di ne ve
Due miliardi per sgomberare 5 milioni di metri cubi di ne ve Un piccolo esercito di spalatori non ha evitato i disagi Due miliardi per sgomberare 5 milioni di metri cubi di ne ve Sono quelli che hanno paralizzato strade e piazze (sull'intera città ne sono caduti 39 milioni) Torino può considerarsi un'isola (quasi) fortunata nella mappa del maltempo che nei giorni scorsi ha investito tutta l'Italia, anche se 30 centimetri di neve hanno messo in crisi la città per almeno due giorni. Di peggio è accaduto a Milano e in tutta la Lombardia, in Trentino, in Friuli e nel Sud investito dalle mareggiate dopo la neve e la pioggia. Ciò nonostante, è costala oltre un miliardo e 700 milioni l'opcrazloncsgombero affrontata dal Comune. Sono stati ingaggiati appaltatori privati con 422 automezzi; ogni giorno sono stati impiegati 2405 uomini dalle 6 del mattino. Tanto schieramento non sempre è bastato a limitare 1 disagi. Strade e marciapiedi sono stati a lungo impraticabili. Anche ieri a La Stampa sono giunte proteste per gli ostacoli creati a pedoni e auto da incrostazioni di ghiaccio e cumuli di neve sporca. I tecnici hanno calcolato che sul 13.016 ettari del territorio comunale siano caduti 39 milioni di metri cubi di neve. Sulle strade e sulle piazze, che hanno una superficie di 17 milioni e 500 mila metri quadrati, ne sono finiti 5 milioni e 250 mila. Sono quelli che hanno messo nel guai la circolazione. Lo sforzo per garantire una viabilità decente non è stato indifferente. La neve, rimossa e caricata sui camion, è finita nel fiumi (Po, Stura e Dora Riparia) oppure accumulata su vasti spiazzi. Sono state sparse anche alcune tonnellate di sale contro le gelate notturne. Ieri mattina, il traffico è stato rallentato da una patina di ghiaccio (— 4 nella notte), che ha anche ricamato arabeschi sui rami degli alberi. Sulle strade della provincia ci sono stati alcuni lievi incidenti con uscite di strada senza gravi conseguenze. A Porta Nuova continua il disagio di chi deve recarsi o arrivare da Milano, dove la Stazione Centrale è ancora semlparallzzata (ancora ieri, i treni per 11 capoluogo lombardo si fermavano a Novara). Dal Sud, 1 convogli stanno lentamente rientrando negli orari normali, ma non sempre. A Caselle, In mattinata, il traffico aereo ha funzionato a singhiozzo per colpa di al- cuni banchi di nebbia. Annullati 1 primi due voli per Roma, quello per Francoforte è partito da Genova. Problemi anche per alcuni cumuli di neve ai bordi del campo. Alle 13,26 11 traffico è ripreso con un certa regolarità. Oltre ai voli giornalieri, ne sono arrivati una decina provenienti da Bruxelles, Francoforte, Londra e Roma, che dovevano atterrare a Milano Llnate, tuttora inagibile. Come sarà 11 week-end? In montagna è nevicato poco, si può sciare solo ad alta quota. Tempo: gli esperti prevedono pioggia e neve in Piemonte, Lombardia e Liguria, con una temperatura in leggera discesa. if II disgelo ha messo in movimento ieri mattina a Cirlè un'enorme lastra di ghiaccio, sui tetti della succursale della Banca di Novara, in piazza San Giovanni. La zona è stata chiusa. * Infortunio sul lavoro ieri pomeriggio, poco dopo le 14, davanti al liceo Gramsci di Caluso. Ne è rimasto vittima Gianni Actis, 44 anni, località Rodallo, dipendente comunale che, con alcuni colleghi, stava spalando la neve davanti all'istituto. Il piede destro gli è stato infatti urtato da una pala meccanica. In corso Massimo d'Azeglio, al Valentino, attraversare è ancora un'avventura piena di rischi
Persone citate: Gianni Actis, Gramsci
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