Morucci: « Potenti i br? No, erano solo fanatici » di Giuseppe Zaccaria

Morucci: « Potenti i br? No, erano solo fanatici » Al processo per il delitto Moro il dissociato riserva ai suoi ex compagni taglienti giudizi Morucci: « Potenti i br? No, erano solo fanatici » ROMA — 'Un'organizzaelone potente, capillare... anch'io entrando nelle Brigate rosse avevo creduto in Quest'idea, ero caduto in quest'abbaglio-. E Invece no, parola di Valerlo Morucci. Oli uomini che sequestrarono Aldo Moro, che massacrarono i cinque della sua scorta, che per 55 giorni tennero l'Italia col flato sospeso, ammazzando nel frattempo magistrati, carabinieri, agenti di polizia, erano in pochi, scarsamente organizzati, rozzamente maschilisti, insofferenti, affetti da singolari forme di vanità, autoemarginati. In una parola, fanatici. Di quel fanatici, per oltre due anni, aveva fatto parte anche lui: anche lui era in via Fani, aveva sparato. Ma adesso, a trentaelnque anni, e con due ergastoli sulle spalle, Morucci sembra rievocare una realtà a lui completamente estranea. A tratti, parlando delle Br, dice 'hanno fatto-, 'hanno deciso...». Per sette, lunghissime udienze Adriana Faranda aveva rievocato la sua storia in maniera tesa, a volte sofferta. Adesso Morucci sembra invece riesaminare quegli anni col distacco dello studioso, e alla sua vecchia organizzazione, al suol ex compagni riserva solo giudizi taglienti. Se la Faranda raccontava. Morucci spiega. Olacca e cravatta, baffi curatissimi, gli occhi che, quando pensa, si riducono a fessure, 11 «dissociato" sembra saggiare 1 giudici, proponendo loro le prime dispense di un'ampia analisi storico-politica degli «anni di piombo». All'inizio, dice, lo Stato sembrò guardare con scarso Interesse al fenomeno Br: ma col sequestro Moro il rapporto si rovesciò. Dall'altra parte, inseguendo 11 imito di una società perfetta-, i brigatisti si erano sempre più esclusi dalla società. 'Progressivamente si era perso di vista lo scopo: e le Br rispondevano aumentando la dose di fanatismo Fra Stato e Br, la 'reciproca mancata conoscenza ha giocato per anni un ruolo fondamentale- spingendo ciascuno a enfatizzare 11 ruolo e la pericolosità dell'altro. Nel frattempo (slamo ai primi del '77) a Roma accadeva che le Br potessero contare su tre soli «regolari», Maria Carla Brloschi, Mario Moretti e Franco Bonlsoll (•( loro nomi posso farli, visto che sono già emersi da tempo...-). Senonché la Brloschi rientra a Milano dopo qualche mese, e Bonlsoll Incorre in uno spiacevole incidente. 'Voleva prendere in affitto un appartamento sulla Nomentana e per non farsi rico¬ noscere, lui che ha i capelli rosso fuoco, se li Unse di nero. La padrona di casa era una parrucchiera, e se ne accorse subito...-. All'aneddoto, perfino Moretti sorride dalla gabbia. La Brloschi e Bonlsoll 'da allora non rientrarono più a Roma...-. Neanche per l'agguato di via Fani, di cui pure Bonlsoll è stato riconosciuto colpevole? Le Br del '77 appaiono come un gruppo ancora slegato, privo di obiettivi precisi. 'Un giorno di aprile — racconta Morucci — entrai da solo nello studio di Andreotti, in piazza Montecitorio, per guardare e prendere informazioni. Fui fermato da due carabinieri e dagli agenti della scorta. Farfugliai qualcosa su un ufficio studi e me ne andai, sema che nessuno si insospettisse SI rievocano gli agguati che prepararono quello a Moro, le «inchieste, che 11 precedevano. Emergono 1 nomi di altri •scampati»; una volta, racconta Morucci, le Br incrociarono Emilio Santino, allora capo del'antlterrorlsmo, che in macchina saliva da piazzale Clodlo verso Monte Mario. Nacque l'Idea di un attentato, che poi non ebbe seguito. SI indagò su Pantani, che aveva appena cambiato casa, su Blsaglla,. Prima di cominciare questa sua fredda ricostruzione, Morucci aveva letto in aula un documento firmato da 170 detenuti delle «aree omogenee» di varie carceri. Un messaggio centrato sulla necessità di 'rimuovere l'atrocità del carcere a vita perché resti alla persone un bene inalienabile: la speranza-. Prima che la lettura si iniziasse, gli «irriducibili» hanno preteso di abbandonare l'aula. Solo Mario Moretti è rimasto imperturbabile al suo posto. Giuseppe Zaccaria Roma. Adriana Farnnda e Valerio Morucci discutono durante l'udienza al Foro Italico (Tclcfoto Associated Press)

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