«Alleanza tra pubblico e privato per un turismo diverso a Venezia» di Giuliano Marchesini

«Alleanza tra pubblico e privato per un turismo diverso a Venezia» L'assessore Cecconi spiega come si potrà qualificare l'offerta «Alleanza tra pubblico e privato per un turismo diverso a Venezia» Entrate superiori ai mille miliardi l'anno - «Dobbiamo aprire palazzi dei congressi per dare più ospitalità» - Tabellone elettronico per conoscere la disponibilità dei posti-letto DAL NOSTRO INVIATO VENEZIA — Piazza San Marco è semldeserta, nella sera velata di foschia. Qualche turista l'attraversa in fretta, tra le chiazze di neve che va sciogliendosi. Si direbbe che non voglia disturbare 11 profondo sonno invernale della Serenissima. Ma tra poco per Venezia saranno di nuovo giornate intense: la gigantesca girandola del Carnevale, poi l'ondata degli ospiti per la Pasqua. Come sarà il turismo di domani, a Venezia? Si cerca di rispondere con un convegno che si apre stamane nelle sale apollinee della Fenice: 'Istituzioni e operatori a confronto». Parliamo, con l'assessore comunale al Turismo, Maurizio Cecconi, di quello che è ormai l'elemento fondamentale della vita della città lagunare. Negli ultimi vent'annl 11 numero delle presenze annue nella Serenissima è passato da 3 milioni e 700 mila a 7 milioni e mezzo. Movimento al quale occorre aggiungere quello .pendolare», che è andato vistosamente crescendo in questi ultimi tempi. 'Tutto questo — dice Cecconi — ha portato a Venezia un reddito che, secondo le stime degli albergatori, supera i mille miliardi l'anno. Ma se si considera il contributo del pendolarismo, slamo mol¬ to al di sopra: intorno al 1500 Completando questo bilancio, che va consolando la città lagunare afflitta da tanti mali, l'assessore precisa che nell'84 si è registrato un aumento di presenze del 9 per cento nel centro storico, dell'I 1 al Lido, del 5 nella zona di Mestre. E che cosa c'è da fare, per gestire questo Invidiabile patrimonio veneziano? 'Prima di tutto — dice l'assessore — non si deve parlare di una sorta di monocultura, poi occorre dedicarsi alle grandi strutture per il consolidamento del turismo, infine stabilire i modi in cui razionalizzare i servizi. A questo punto bisogna anche, fare una riflessione, domandarsi cht abbia il potere, nel settore turistico, per realizzare tutto questo». Cecconi si sofferma sulla legge quadro che consente la costituzione di aziende di promozione turistica, sull'attrlbuzlone di poteri a Comuni e Regioni. Poi insiste su un argomento che ritiene di fondamentale importanza per le sorti del turismo nella città lagunare: «C'è esigenza — dice — di un rapporto tra il pubblico e il privato, senza il quale certi progetti non si possono condurre in porto». E', insomma, una specie di appello che l'assessore lancia agli operatori turistici veneziani. -Si possono gettare le basi per la formazione di società miste, o stipulare convenzioni. In fin del conti, il privato tn questo settore possiede la maggioranza delle azioni, come in un'azienda». Si pensa anche all'apertura di palazzi del congressi, per incrementare l'ospitalità. >/n questo modo si rompe la stagionalità veneziana, si qualifica ancor di più l'offerta». E c'è da affrontare 11 problema dei 'terminate», punti cruciali del turismo che Invade la Serenissima. Ci si è già avviati per 11 primo, quello del Tronchetto: gli altri tre (Punta Sabbioni, Fuslna e Tessera) 'devono nascere nel rapporto tra il pubblico e II privato, perché una spesa del genere non è sostenibile da una parte sola». Particolare attenzione al fenomeno del pendolarismo, offerte che siano adeguate alle disponibilità economiche, difesa di vecchi, tipici locali, sono nel programma della Serenissima per andare incontro alle centinaia di migliala di ospiti. E come rispondono gli operatori a quella proposta di •cooperazlone» che l'assessore mette sul tavolo? Ugo 6amuell, presidente del Consorzio degli albergatori veneziani, commenta: «£' importante questo riconoscimento da parte dell'Amministrazione comunale. Certe gestioni pubbliche, come quelle delle spiagge al Lido, sono adesso passive». Il Consorzio si propone tra l'altro di ricorrere a sistemi elettronici per informare 11 turista: alla stazione, ad esemplo, un tabellone dovrebbe riportare la disponibilità del posti negli alberghi. • Vogliamo anche entrare nei circuiti europei dell'informazione turistica, attraverso il video». E quanto costerà, all'ospite, la Venezia di domani? «Un altro del nostri obiettivi — dice Samuel! — è il contenimento del prezzi, però senza che si tolga qualcosa alla qualità del servizio». Giuliano Marchesini

Persone citate: Cecconi, Maurizio Cecconi, Tessera

Luoghi citati: Venezia