Da domenica quasi Blitz a Rai 2

Da domenica quasi Blitz a Rai 2 Partono «Gran paese varietà» con i Mixerabili e «Jolly goal» con Funari Da domenica quasi Blitz a Rai 2 Un compromesso tra le esigenze della redazione sportiva e quelle di divertimento: minishow e gioco in diretta ROMA — Fuori uno, fuori due, fuori tre: «Una domeni-. ca di Blitz» è finalmente prossima alla partenza. Dopo «Piccoli fans» della Sandra Milo, dopo «Mixerstar» di Giovanni Minoli, domenica prossima, su Raidue, esordiscono gli ultimi tasselli mancanti del pomeriggio del secondo programma: «Gran paese varietà», di e con i Mixerabili, e «Jolly goal» di e con Gianfranco Funari. In una conferenza stampa stipata fino all'inverosimile in stame e stanzette secondarie ai plani alti della Rai, essendo il salone occupato dal consiglio d'amministrazione, Gianni Mlnoll ha faticosamente tracciato la scaletta della domenica. Cosa è, dunque, questo nuovo pomeriggio della seconda rete? E' un compromesso tra le esigenze della redazione sportiva del due telegiornali che l'anno scorso voleva, e quest'anno ha ottenuto, più spazio per le sue informazioni, e le esigenze di Minoli e del suo gruppo che volevano, e alla fine le hanno ottenute, alcune ore per offrire al pubblico un loro contenitore di attualità e divertimento. Non a caso pur essendo 16 le puntate previste di «Una domenica di Blitz», per esemplo ancora non si sa con esattezza quanti saranno i numeri di «Gran paese varietà»: questo mlnlshow Infatti sarà sospeso tutte le volte che ci sarà un avvenimento sportivo di particolare rilievo. «Jolly goal» di Funari è un gioco in diretta, strettamente legato all'andamento delle partite di calcio. I concorrenti sono abbinati, infatti, alle squadre, si avvicinano alla vittoria o alla sconfitta a seconda di come va la partita. Diviso in tre parti, «Jolly goal» ha una breve introdu¬ zione intorno alle 14.30, subito dopo «Piccoli fans». Segue, dopo il lungo Intervallo occupato da «Gran paese varietà», la ripresa di «Jolly goal» che va avanti per tutto il secondo tempo delle partite, seguite sia attraverso un tabellone luminoso sia attraverso ti commento del falso giornalista brasiliano Pongo, all'anagrafe l'italiano Pangolini. Infine, subito dopo l'inter¬ vento del pool sportivo, arriva una conclusione, breve quanto l'introduzione, con annuncio del vincitore e consegna di premi spiritosi. •Gran paese varietà». Invece è, come dice II suo titolo, un varietà: non legato a fatti e avvenimenti della giornata è perciò un prodotto registrato In studio con tanto di sigla, orcliestra, balletto, applausi, trovate e trovatine. Lo fanno, Insieme con Paolo Hendel nel panni di un improponibile giornalista e ad Astro Vitelli in quelli di un sociologo rompiscatole, t Mixerabili, un gruppo di ragazzi bolognesi ex teatranti, scoperti l'anno scorso In un circolo Arci dove, per oltre tre ore, intrattene vano ti pubblico, tra una portata e l'altra di abbondantissime cene. Disarticolato, goliardico, azzuffone, definito ufficialmente «mlcro-post-varletà per teledlscendenti», una formula con la quale si dovrebbe caratterizzare questa comicità demenziale, figlia diretta della dipendenza radiotelevisiva, «Gran paese varietà» si propone di prendere scherzosamente in giro II tmrietà televisivo autentico. C'è perciò il presentatore logorroico e autoritario, la valletta scollacciata e grassoccia, il direttore d'orcfiestra scoordinato e distratto. Un grosso televisore è centro d'attrazione dell'intero spettacolo nonché mente pensante del programma, e collega lo •Studio uno» del Mixerabili con il mondo estemo della Rai: sono previste Interviste a Pippo Baudo, Raffaella Carrà e Gianni Mina, definiti .mostri sacri della tivvù». La regia è di Claudio Rispoli, le scene di Passalacqua, a curarlo è Leandro Leandri. si. ro. Patrìzio Roversi, Marco Stefanini e I>co Bassi: tre «Mixerabili» da domenica prossima in tv

Luoghi citati: Astro, Roma