Così in Europa i film alla tv

Così in Europa i film alla tv In attesa della legge Così in Europa i film alla tv ROMA — Mentre continua la discussione intorno all'ipotesi del 25 per cento come quota minima di trasmissione televisiva di film nazionali o prodotti in ambito Cee, qual è la situazione negli altri Paesi europei? Quanti film nazionali vengono mandati in onda ogni anno, quanti americani e quanti di origine comunitaria? Vediamo intanto i primi. Il problema di proteggere la cinematografia europea è infatti cosi recente che le statistiche ancora oppongono film nazionali e film stranieri e solo all'Interno dì questi si può poi andare a vedere la provenienza. Ad eccezione della Francia, dove per legge 1 film nazionali devono toccare il tetto del 60 per cento delle pellicole trasmesse, dovunque il rapporto appare sbilanciato a favore dei prodotti stranieri, siano essi europei, o americani o altro. Secondo le cifre fornite dalla Federazione internazionale dei produttori di film (Fiapf) relativi al 1981, 1 film francesi trasmessi in Francia sono 283 contro 217, ma quelli mandati in onda In Gran Bretagna fra reti pubbliche e private sono solo 143 contro 374 e in Germania 74 pellicole nazionali sono lontane dal bilanciare le 290 che vengono dall'estero. Il rapporto diventa naturalmente drammatico in Paesi come il Belgio (6 contro 103) e l'Olanda (6 contro 361) dove tradizionalmente non esiste una forte cinematografia; ma anche la Spagna non sembra stare molto meglio, con 35 film nazionali contro 222 (per la Rai nello stesso periodo vigeva una proporzione di 104 pellicole Italiane e 302 straniere). Quanti film prodotti in Europa si nascondono nei pacchetti dì pellicole non nazionali trasmessi dagli enti televisivi? Non molti, secondo uno studio sulle realtà e tendenze delle televisioni in Europa condotto nel 1983 per la Cee. Il Paese che ne trasmette di più è la Germania dove raggiungono 11 21 per cento dei film non tedeschi. Segue la Francia col 13 per cento, mentre la Gran Bretagna non tocca neppure il 3 per cento. Qui in¬ fatti tra 1 film stranieri la parte del leone la fanno quelli dei cugini americani che arrivano al 93 per cento del prodotto non nazionale. Ancora americani sono l'80 per cento delle pellicole straniere trasmesse in Francia e 11 54 per cento di quelle mandate in onda in Germania. I film italiani nel periodo preso in esame erano soltanto 6 di numero in Gran Bretagna, 8 In Francia e 15 In Germania. Dal 1981, anno al quale si riferiscono questi dati che cosa è cambiato? I film trasmessi dalla Rai sono quasi raddoppiati (quelli delle tv private non conoscono statistiche) e In Francia è arrivato Canal Plus, il canale a pagamento che la sera trasmette solo film. Ma resta comunque vincolato al tetto del 60 per cento, non più dì soli film francesi ma comunitari. Il valore del rapporto fra prodotto nazionale, comunitario e straniero cambia infatti sostanzialmente se si riferisce a poche centinaia di ore o a molte migliaia. Il rischio del prossimo futuro è che la sovrabbondanza del canali offerti dal satellite o dal cavo faccia saltare qualsiasi proporzione. E gli Stati Uniti? Là il problema si pone in modo opposto. I tre grandi networks mandano in onda un ridottissimo numero di film e trasmettono solo prodotti «made in Usa». Cosi vuole il pubblico che ha gusti tradizionali e non sopporta il doppiaggio. E cosi vogliono soprattutto gli inserzionisti pubblicitari. Se anche un produttore europeo regalasse una pellicola alla Cbs, per fare un esempio, ma nessun inserzionista la sponsorizzasse, il film verrebbe rifiutato. La Pbs, la televisione pubblica americana, compra in Europa soprattutto teatro e miniserie Inglesi, ma anche qualche film d'autore come Fellini o i Tavlani. Con moderazione tuttavia: la televisione pubblica usa pubblico denaro, sebbene abbia anche finanziamenti privati, ed è poco gradito che lo spenda all'estero. Mari Grazia Bruzzone

Persone citate: Canal Plus, Fellini, Mari Grazia Bruzzone