Europrogramme ancora in bilico italianizzazione o liquidazione? di Ugo Bertone

Europrogramme ancora in bilico italianizzazione o liquidazione? Ai valori di bilancio (30 giugno) una quota è pari a 92 mila lire Europrogramme ancora in bilico italianizzazione o liquidazione? MILANO — Ora, dopo la decisione di Orazio Bagnasco di lasciare la direzione del fondo, la sorte di Europrogramme (e delle centinaia di miliardi di lire versati da oltre 75 mila risparmiatori italiani) si gioca tra Berna e Roma. tEntro il 31 mareo — dichiara Bagnasco — ci vuole una soluzione. O la legge per l'italianizzazione del fondo fa passi in avanti decisivi oppure la direzione del fondo dovrà inevitabilmente chiedere alle autorità svizzere l'avvio della procedura di liquidazione. Non è possibile infatti lasciare in sospeso all'infinito i risparmiatori: Vediamo allora quali sono le prospettive prossime del fondo e un primo bilancio dell'avventura del sottoscrittori. Legge Italiana. Due ostacoli si frappongono alla ripresa della discussione in Senato della legge: 1 problemi giudiziari in Italia e in Svizzera della direzione attuale del fondo; le polemiche tra Bruno Visentin!, ministro delle Finanze, e senatori de sul trattamento fiscale del futuri fondi immobiliari. «Tra due settimane — afferma però il presidente della commissione Finanze e Tesoro del Senato, il repubblicano Claudio Venanzetti — noi rìprenderemo la discussione della legge di cui abbiamo già approvato 14 articoli. C'è tempo per esaurire il lavoro del Parlamento entro la fine di marzo-. Il nodo fiscale potrebbe essere sciolto da una mediazione che appare possibile. Fer l'aspetto giudiziario (mentre gli avvocati genovesi Qiacomini e Conte che hanno citato Bagnasco si dichiarano soddisfatti dell'uscita del finanziere dalla guida del fondo) indicazioni precise dovrebbero venire nel prossimi giorni, Il tribunale di Milano (pare con indicazioni non negative per Bagnasco) ha già risposto alle richieste del Tesoro. Per la Svizzera, si atè tende, i l'esito .della missione , che il presidente della Consob Franco Plga si accinge a svolgere a Berna nella prossima settimana presso la coni- missione federale delle banche. «Resta da chiarire — conclude Venanzetti — se l'italianizzazione è lo strumento ptii idoneo per affrontare la quotazione. Su questo punto ho delle perplessità perché t risparmiatori riceverebbero delle azioni di risparmio che potrebbero essere quotate in Borsa a un prezzo inferiore a quanto pagato-. La liquidazione. Per la legge elvetica la proce^ dura di liquidazione prevede la cessione del beni «nelle attuali condizioni flslclie e di locazione« al prezzi che possono essere ottenuti senza particolari condizioni di urgenza. I liquidatori (ovvero 1 nuovi consiglieri della direzione del fondo che si accingono a subentrare alla gestione Bagnasco) dovranno perciò spuntare almeno gli 800 miliardi al netto delle spese e delle tasse, Indicati dal periti come valore del fondo. «Una liquidazione di queste dimensioni — commenta un esperto finanziarlo — richiede in inedia quattro anni-. E' questo 11 tempo che 1 risparmiatori potrebbero dover attendere per veder saldato 11 loro credito. Ma chi gestirà la liquidazione? Con ogni probabilità 1 nuovi consiglieri che si accingono a entrare alla guida di Europrogramme. Tra pochi giorni le autorità Italiane (sarà la Consob, net teSò'tSV'ttqiiiaatzlone, a tutelare gli Interessi del risparmiatori) riceveranno la lista del nomi. Un bilancio. Resiano da calcolare 1 costi dell'esperienza Europrogramme. Al valori di bilancio al 30 giugno scorso (808 miliardi di patrimonio netto) gli 8,7 milioni di quote in circolazione attualmente (comprese le richieste di riscatto per circa 70 miliardi) valgono 92 mila lire ognuna. Il valore massimo per quota (prezzo di riscatto a cui vanno aggiunte le commissioni pagate a suo tempo alla rete di vendita) è stato di 103 mila lire nel 1983. Circa un quarto dei risparmiatori entrati in Europrogramme negli ultimi due anni (ovvero quasi 20 mila persone) subirà probabilmente una perdita M meno die — replica Bagnasco — il mercato immobiliare non riparta-); 1 30 mila entrati dalla fine del 1980 all'82 andranno In pareggio, almeno in termini monetari (vanno conteggiati anche gli Interessi). Altri, a questi prezzi, probabilmente ci hanno guadagnato, cosi come è accaduto a quei sottoscrittori (per un totale di 450 miliardi lire) che sono usciti da Europrogramme prima della crisi. Ugo Bertone Orazio Bagnasco; molti dubbi sul futuro di Europrogramme

Persone citate: Bagnasco, Bruno Visentin, Claudio Venanzetti, Orazio Bagnasco, Venanzetti