Craxi chiede ai servizi segreti i rapporti negati ai magistrati di Guido Rampoldi

Craxi chiede ai servizi segreti i rapporti negati ai magistrati Vuole valutare se siano state occultate prove sulle stragi Craxi chiede ai servizi segreti i rapporti negati ai magistrati Il segreto venne opposto nelle indagini su piazza Fontana e su.nta.icus ROMA — «Omissis» e segreti di 8tato nei processi per le stragi potrebbero cadere: Craxi infatti ha chiesto al Cesls, l'organismo che coordina Sismi e Sisde sotto la responsabilità della presidenza del Consiglio, tutti 1 documenti che a suo tempo i servizi segreti italiani negarono alla magistratura. Quale sia 11 destino e l'incisività di questa iniziativa senza precedenti lo si capirà probabilmente nel prossimi giorni, quando Craxi lnvierà al Comitato parlamentare di controllo sul servizi di sicurezza tutta la documentazione relativa ai rapporti tra i nostri «007» e la Nato. A quanto si conosce, nella nota che accompagnerà quel materiale Craxi si riferirà anche all'incidenza del «segreto politicomilitare» nelle inchieste sul più gravi attentati. La nota diramata ieri da Palazzo Chigi, sei righe in tutto, forse è la premessa per capire se davvero, come è stato teorizzato anche dopo la bomba sul Napoli-Milano, 1 servizi segreti italiani abbiano occultato ai giudici prove decisive. L'origine della decisione di Craxi va cercata sia nell'intervento del presidente del consiglio al Senato, a fine dicembre («Non dovranno esserci e non ci saranno tentennamenti, deviazioni o segreti di Stato.) sia nella nota In cui 11 sottosegretario Giuliano Amato motivava l'invio della documentazione-Nato al Comitato parlamentare di controllo con l'esigenza di portare chiarezza, sulla base di elementi concreti, nelle Infuocate polemiche sui «servizi» divampate dopo la strage di Natale. Quanto pesano ancora i «segreti di Stato» nelle inchieste e nel processi, nessuno concluso, sulle 5 stragi che hanno insanguinato gli ultimi quindici anni? In altre parole, cosa troveranno i dirigenti del Sismi e del Sisde negli archivi ereditati dal Siri e dall'Ufficio Affari riservati? Craxi ne ha discusso ieri con 11 responsabile del controspionaggio (Sismi) ammiraglio Martini. Per quanto si sa, il «segreto politico-militare» è stato opposto dal precedenti presidenti del Consiglio solo nelle inchieste sulle stragi di piazza Fontana (12 dicembre 1969, 16 morti) e del treno Itallcus (1 agosto 1974, 12 morti). Ma nei primo caso 11 «segreto», relativo al ruolo dell'Informatore Sld Guido Oiannettlnl, venne tolto di fatto da Andreotti, in un'intervista. Attualmente, ci conferma il giudice Ledonne, titolare della quarta Inchiesta sull'attentato di piazza Fontana, nessun «segreto» ostacola la magistratura. E1 servizi di sicurezza, giorni fa, hanno risposto al primi due del quattro quesiti per 1 quali Ledonne chiedeva risposte. Per la strage dell'Italicus il «segreto» venne opposto nel 1982, su tre righe di un rapporto: si riferivano al ruolo di un'implegata del Sld, Claudia AJello, che stando a testimoni sapeva dell'attentato prima che questo avvenisse. Altri «omissis», nove in tutto, vennero apposti dal capo del Sld. Quali erano le funzioni reali della donna all'interno del controspionag¬ gio? Secondo il pubblico ministero Persico, «non è negabile in via astratta e assoluta che sul tavolo della Ajello transitassero nel mese di luglio 1974 delle segnalazioni tra i cosiddetti "servigi paralleli", cioè i preavvisi che tra Paesi alleati gli organi di sicurezza si scambiano quando è preannunciato qualche fatto grave, in particolare attentati.. Se a memoria si ha notizia di due sole occasioni in cui un presidente del Consiglio sollevò il segreto di Stato, sarebbero assai più numerosi gli episodi in cui 11 Sld sforbiciò con «omissis» 1 rapporti alla magistratura. Inoltre 11 «segreto politico-militare» calò con frequenza sulle inchieste per le trame eversive degli annl Settanta (ma la nota di Palazzo Chigi non contiene espliciti riferimenti al tentativi golpisti). Ora l'iniziativa di Craxi. Saranno svelati annosi misteri oppure si scoprirà che nelle inchieste sulle stragi gli «omissis» sono poca cosa? Quale che sia la risposta, la decisione del presidente del Consiglio ha ottenuto un risultato politico, come dimostrano le prime reazioni, tutte favorevoli, colte In Parlamento anche nella sinistra estrema. Per De Mita 'Craxi ha fatto bene». Guido Rampoldi

Luoghi citati: Milano, Roma