Nana torna in cella dopo la condanna

Nana torna in cella dopo la condanna Nana torna in cella dopo la condanna I giudici di Trami hanno disposto che sia ricoverato nel centro clinico del carcere di Parma, non più in ospedale ROMA — Condannato a 17 anni e sei mesi per la rivolta nel supercarcere di Tran!, Giuliano Naria è stato riportato a Parma, ma non piti in ospedale, dove prima si trovava piantonato: adesso è In carcere, nel centro clinico del penitenziario di Parma. E si prepara ad affrontare altri due processi dal quali rischia l'ergastolo: l'appello a Torino per l'assassinio del giudice Coco (Naria in primo grado fu assolto per insufficienza di prove) e il maxiprocesso per insurrezione armata contro 1 poteri dello Stato, che si celebrerà a Roma. La condanna di Trani certo non lo presenta in buona luce al giudici di Torino e di Roma. •E' stata una sentenza durissima' commenta a Roma uno del suol difensori, l'avvocato Emilio Ricci, A suo giudizio, il comportamento di Naria è sempre stato coerente: ha ammesso determinati rapporti, che però sarebbero stati «politici», non organizzativi. E in proposito Ricci ricorda che Naria è stato prosciolto dall'inchiesta sulla «colonna romana* delle Brigate Rosse, perché si ritenne che non facesse parte della banda. La corte di Trani in un certo senso ha ribaltato questo giudizio, stabilendo Invece che l'imputato, durante la rivolta, collaborò attivamente con i detenuti brigatisti. Un altro difensore, Mario Russo Franasi, mette In evidenza il rapporto conflittuale che oppose Naria alle Brigate Rosse dal 1979 al 1981, l'anno della rivolta di Trani: «/n quel periodo Naria venne criticato ferocemente dalle Br perché aveva deciso di difendersi dalle accuse della magistratura'. Secondo 11 legale, se si fosse accertato 11 ruolo politico che aveva Naria in quel periodo, si sarebbe compreso che per nessuna ragione 1 brigatisti del supercarcere di Trani avrebbero potuto affidargli compiti di primo plano nella rivolta. Molto critico anche Mimmo Plnto, ex deputato e ora presidente dell'Arci, l'organizzazione di sinistra che ha difeso Naria: ■£' una sentenza sconcertante, all'interno dell'aula la fretta sembrava la grande protagonista'. Democrazia proletaria accusa la magistratura di Trani di essersi arrogata, la funzione di 'Capofila della magistratura più corporativa'. Le polemiche sulla detenzione di Naria, che portarono quasi ad uno scontro istituzionale tra magistratura e Parlamento, forse non hanno giovato alla sorte dell'imputato. Oli attriti tra i due poteri nacquero in seguito alle dichiarazioni nell'aula di Montecitorio di diversi deputati che. spesso In termini assai aspri, criticarono 1 giudici per la mancata concessione degli arresti domiciliali a Naria. il presidente della Corte di Cassazione, Mirabelli, con una prassi del tutto insolita, censurò in una nota le intemperanze del parlamentari. Ma a sua volta fu accusato di voler riservare alla magistratura una sorta di lntoccabilità, che la ponesse al riparo dal diritto alla critica. Ora la sorte di Naria è legata ad altri due processi, e soprattutto alla nuova Istanza per la concessione degli arresti domiciliari che 1 suol legali presenteranno, anche se non subito, e probabilmente con speranze minori che in passato. g, r.

Luoghi citati: Parma, Roma, Torino, Trani