Valanghe in agguato

Valanghe in agguato Ancora pericolo sulle Alpi Orientali Valanghe in agguato ROMA — Il pericolo di valanghe persiste in forma accentuata su tutta la zona delle Alpi orientali (Alpi e prealpl Giulie, Dolomiti e prealpl Venete, Trentino). Pericolo forte in buona parte della provincia di Bolzano (zona dolomitica, Val Passlria e Val Isarco), nella zona orobica della Lombardia e nelle Alpi Perniine del Piemonte (Val d'Ossola). Nel resto delle Alpi il pericolo di distacco di valanghe per cause naturali è debole; forte invece per cause accidentali in particolare nel versanti sottovento. Questo il quadro della situazione diffuso dall'Aineva, l'Associazione interregionale di coordinamento e documentazione per i problemi della neve e delle valanghe che ha sede ad Arabba (Belluno). L'intenso afflusso di correnti di scirocco tende ad attenuarsi gradualmente e ugualmente si va attenuando nel corso della giornata il tempo perturbato e le nevicate. La Alneva ha registrato in 24 ore 80 centimetri di neve fresca a Forni di Sopra in Alta Carnla, 80 centimetri in Val Gares nel Veneto nor-occldentale, un mentro in Val d'Aona, nel Trentino occidentale. Gli indici di rischio, come ieri, rimangono del 7° grado (su una scala di 8) in tutte le regioni delle Alpi orientali. Per la provincia di Bolzano, la zona orobica della Lombardia e la Val d'Ossola l'indice di rischio è 6. Per i rimanenti settori alpini (Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta, parte settentrionale della Lombardia) l'indice di rischio è 5. Sotto la neve fresca infatti uno strato di brina rappresenta una instabilità latente della neve con forte pericolo accidentale di distacco.