Seta neve cade a mezzanotte le grandi città vanno in tilt di Antonio Di Rosa

Seta neve cade a mezzanotte le grandi città vanno in tilt Il ministro Zamberletti critica l'impreparazione dei sindaci Seta neve cade a mezzanotte le grandi città vanno in tilt «Sia Roma sia Milano sono state inefficienti» - «Questa esperienza ci sena da lezione: si fanno tanti convegni sulla protezione civile e non si realizza nulla» - «I servizi sono a livello d'infarto» - Piemonte e Lombardia autorizzate a intaccare le scorte di combustibile ROMA — L'Italia riaffiora lentamente dal dissesto provocato dal maltempo. Ma l'emergenza non è finita. Dal ministero della Protezione civile arrivano nuovi provvedimenti per sostenere le aree più vulnerabili: possono essere richiamati ln servizio 2500 riservisti dei vigili del fuoco residenti nelle zone deboli del Paese; si possono Intaccare le scorte di oli minerali delle Regioni Piemonte e Lombardia per assicurare 1 rifornimenti di prodotti petroliferi. Domani e domenica è consentito 11 ricorso alle prestazioni straordinarie dei dipendenti per garantire le forniture. Le due ordinanze portano la firma del ministro Giuseppe Zamberletti. »Era necessaria una deroga alla legge finanziaria perché in molti centri è indispensabile l'apporto dei riservisti. Sono quei giovani, già inseriti in elenchi speciali, che vengono utilizzati nei casi di emergenza». — Ministro, quale futuro si intravede dal suo punto di osservazione: più drammatico o più roseo? •Le condizioni meteorologiche stanno migliorando, soprattutto in Lombardia. Anche se ho deciso di da' inano alle scorte di prodotti combustibili (gasolio per riscaldamento, soprattutto) per superare le difficoltà di approvvigionamen fo... — Quali situazioni permangono gravi? «Afilano, Varese e Como: qui II quadro generale è ancora difficile. Le piogge e le mareggiate hanno provocato danni in Sicilia e in Calabria. Teniamo sotto controllo i corsi d'acqua, soprattutto i piccoli invasi die risentono del dissesto idrogeologico'. — Il maltempo ha proiettato l'immagine di un'Italia ricca di disfunzioni: perché? <,// nostro dipartimento (la Protezione civile è un dipartimento di tanti ministeri più che un ministero), a livello centrale, funziona. Sono le aree periferiche in trance: da qui possiamo inviare rinforzi a chi si trova in difficoltà- ■ — Le responsabilità, dunque, ricadono sui sindaci, sui prefetti, sulle Regioni? • La questione è sentita in modo diverso, da zona a zona. In Friuli e in Irpinia hanno reagito benissimo all'emergenza perché sono abituati alle catastrofi. Tanto è l'ero che gli uomini del 4° e 5" corpo d'armata, dislocati nel Trivcneto. sono stati mandati a Milano-. — Ecco, ci siamo: le grandi città. Qui il caos (con qualche eccezione) è stato totaie. • Certo. Varese e le piccole città ce l'hanno fatta senza i riservisti, le metropoli no. Questi grandi Comuni hanno Antonio Di Rosa (Continua a pagina 2 in quarta colonna) Genova. Viaggiatori dirottati da altre città italiane «bivaccano» nelle sale dell'aeroporto. Alcune zone del Nord riemergono a fatica dalla battaglia contro la neve, ma in altre, come l'Emilia e il Trentino, si segnalano frane e paesi isolati. A Milano, dopo il Vigorelli, è crollato il tetto del Palazzo dello Sport. Mare a fona 8 in Calabria, tutta la Sicilia sotto la pioggia. E le previsioni, dopo una breve pausa, parlano di ripresa del maltempo (I servizi alle pagine 6, 7 c allo sport)

Persone citate: Giuseppe Zamberletti, Vigorelli, Zamberletti