Novara non supera la crisi Convogli fermi al Sempione
Novara non supera la crisi Convogli fermi al Sempione Il Parigi-Venezia costretto a 12 ore di sosta a Domodossola Novara non supera la crisi Convogli fermi al Sempione NOSTRO SERVIZIO TORINO — Deboli nevicate in montagna (Alpi Pennine, Valsesia e Ossola), più forti in alcune zone di pianura e collina. In prospettiva l'arrivo sul Piemonte di un fronte freddo dalla Francia c il progressivo allontanamento di quello più caldo che ha portato la neve. Quindi notizie non ancora buone, in quanto tra oggi e domani potrebbero realizzarsi le condizioni per nuove nevicate. Ieri ancora notevoli difficoltà in due province (Novara e Alessandria), situazione sotto controllo nelle altre, nonostante i disagi. A Torino 5 cm di neve si sono aggiunti ai 30 precedenti. Neve molle, che ha facilitato lo scioglimento. Aperto l'aeroporto di Caselle che ha ricevuto alcuni aerei dirottati da Milano (i «grandi voli», invece, su Genova). Treni in ritardo per la crisi di MilanoCentrale che si riflette anche su Bologna.. Obbligo di catene in montagna. Alcuni dati dalle stazioni sciistiche alle 13: Sestrieres 30-60, Sansicario 20-40, Bardonecchia 20-65, Cesana 10-50, Sauze d'Oulx 10-30. Pian del Frais 30-90, Claviere 30-50). Ad Avigliana gelato il Lago Grande (non accadeva da 30 anni). La provincia di Cuneo è stata risparmiata dai disagi più gravi. Ieri 5" sopra zero nel capoluogo. Migliora col disgelo la percorribilità delle strade. La zona più colpita è quella delle Langhe e dell'Albese (fino a 40 cm di neve). In Alta Val Varaita. a Bellino (1576 mt), la pluriclasse ha funzionato regolarmente. Aperti il Tenda e.la Maddalena. Discreto l'innevamento delle piste. Nettamente peggiore la situazione dell'Alessandrino. Molte scuole chiuse, circolazione problematica anche in città, richiesta di aiuto all'esercito (che ha messo a disposizione un centinaio di uomini). Ora si teme il freddo che potrebbe gelare la neve non rimossa. Nell'Oltrepò i sindaci hanno chiuso le scuole. In molti centri non sono arrivati alle Poste i soldi per pagare le pensioni. Servizi urbani ed extraurbani ancora precari. A Vercelli la situazione è sotto controllo, ma al limite della crisi. Un battaglione dell'esercito è pronto a intervenire. Appello del sindaco — uguale a quello lanciato in altri capoluoghi — perché gli automobilisti non parcheggino lungo i marciapiedi per favorite nella notte lo sgombero della neve. Alcune scuole chiuse, circolazione difficile in tutta la Bassa vercellese. Novara è ancora il punto di maggiore emergenza. Il sindacato chiede la chiusura delle scuole, su tutte le strade obbligo di catene, collegamenti ferroviari semi-paralizzati. Si sono sfiorati complessivamente i 100 cm di neve. Alcuni black-out nelle cascine della Bassa, difficoltà nei rifornimenti alle frazioni. In città la situazione è grave. La divisione «Centauro» ha messo a disposizione 150 uomini e molti mezzi. Duecento gli spalatori volontari. A Domodossola (un metro e venti di nrve) gravissimi di¬ sagi per 1 passeggeri dei treni provenienti dalla Svizzera attraverso il Sempione. Per la neve e la mancanza di locomotori (causata dal blocco di Milano) alcuni convogli han- no dovuto sostare per tutta la notte in stazione: è stato il caso del Parigi-Venezia dalle 3 di mercoledì alle 15 di ieri. Fra Sesto Calende e Domodossola otto i treni bloccati. Il Sempione dunque deve considerarsi come praticamente chiuso. Sulle strade il discorso non muta di molto: ieri mattina è stata interrotta la statale della Val Vigezzo per slavine. Nessun servizio di pullman per la Valle Antrona. La statale del Sempione è transitabile solo con catene. Anche nel Vcrbano emergenza: 70 cm in riva al Lago Maggiore. E' il record del secolo. Scuole semideserle. Slavine su molte strade provinciali per Piancavallo. Trarego, le valli Intrasca, Cannobina e Grande. Infine in provincia di Asti la nuova nevicata ha accentuato i disagi sulle strade collinari e secondarie della Langa, dove sono caduti fino a 130 cm di neve. r. s.
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