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Forza di pace in Ubano Nuovi spazi all'Italia? L'intervento Unifil per coprire il ritiro d'Israele Forza di pace in Ubano Nuovi spazi all'Italia? DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Soltanto se a Naqoura si sbloccherà il negoziato tra israeliani e libanesi — sospeso nel giorni scorsi, dovrebbe riprendere la settimana ventura — diventerebbe concreta l'ipotesi di un Intervento Unifil (la forza militare Onu di cui fa parte anche l'Italia) per controllare le zone del Libano meridionale che l'esercito di Tel Aviv comincerà ad evacuare tra 5 settimane. Ma un accordo appare allo stato attuale non facile, dato che proprio sul ruolo da assegnare all'Unlfil due mesi fa si sono inceppate le trattative di Naqoura. Per Gerusalemme 11 contingente Onu dovrebbe attestarsi tra 1 fiumi Zaharanl e Litanl, nella parte settentrionale del Sud Libano, la prima area dalla quale si ritirerà l'esercito Israeliano. A Beirut si ribatte che 11 plano in quei termini è inaccettabile, dato che spaccherebbe in due il Libano, Istituita nel marzo 1978 con le risoluzioni 425 e 426 del Consiglio di sicurezza Onu, l'Unifll è composta attualmente da 6000 uomini attrezzati con armamento leggero. Ne fanno parte militari di dieci Paesi: Svezia, Norvegia, Finlandia. Irlanda, Francia, Ghana, Senegal, Nepal, Figi e Italia, che di recente ha rafforzato 11 proprio contingente (da 48 a 60 uomini e da 4 a 6 elicotteri). La presenza italiana, minore rispetto a quelle di altri Paesi, ha garantito un supporto logistico al negoziato di Naqoura: proprio gli elicotteri italiani hanno infatti trasportato la delegazione libanese. Un ruolo importante e rischioso, come dimostrano i colpi di contraerea sparati in alcune occasioni contro gli apparecchi italiani Martedì, dopo aver annunciato la conclusione dell'operazione .Pace in Galilea» cominciata due anni e mezzo prima, e il conseguente ritiro delle truppe israeliane dal Li¬ bano, a Tel Aviv il premier Rabln aveva chiesto al segretario aggiunto Onu, Brian Urquahart, l'Impiego dell' Unifil nelle zone evacuate. Gli israeliani, nel progetto esposto dal ministro della Difesa, suggeriscono che i militari dell'Onu passino a 10.000.