Israele boccia l'emendamento che discriminava i «falsi ebrei» di Giorgio Romano

Israele boccia l'emendamento che discriminava i «falsi ebrei» Gli integralisti chiedevano restrizioni per i neoconvertiti Israele boccia l'emendamento che discriminava i «falsi ebrei» NOSTRO SERVIZIO TEL AVIV — La Keneseth ha respinto ieri, con 62 voti contro 51 e un'astensione, un emendamento richiesto dai partiti religiosi sulla «legge del ritorno», che stabilisce chi è ebreo. Adottata nel 1950 e modificata nel 1954, la «legge del ritorno» sancisce 11 diritto di ogni ebreo a stabilirsi nello Stato di Israele e di diventare automaticamente suo cittadino, senza cioè richiedere la naturalizzazione. Non è del tutto chiaro se 11 testo usi la parola ebreo in senso strettamente religioso o etnico, e ci sono state in proposito cause clamorose (come quella del monaco Rufeisen) ma è Interpretazione comune che si consideri ebreo 11 figlio di genitori o anche solo di madre ebrea che non sia passato ad altra religione e coloro che si sono convertiti. La pretesa dei partiti religiosi era che a quest'ultimo proposito venisse specificato .secondo la halachà», la legge tradizionale ebraica. Il punto può sembrare irrilevante per chi non è abituato a queste sottigliezze dei dottori della Legge, tanto più se si pensa come le persecuzioni abbiano colpito gli ebrei senza fare sottili distinzioni. Ma agli effetti pratici può avere conseguenze per i figli di matrimoni misti e per le conversioni a quel gruppi ebraici riformati o tradlziovnalisti ma non ortodossi, che costituiscono, ad esemplo, parte tanto cospicua dell'ebraismo americano. DI qui l'opposizione levatasi in seno agli ebrei Usa; di qui le discussioni che hanno lacerato il Paese. L'accoglimento dell'espressione «ebreo» nel senso ordinario della parola ha funzionato slnora senza incidenti; come ha detto ieri 11 premier, rispondendo a nome del Gabinetto: «/I governo non ha prerogative in materia religiosa e ritiene che lo status quo debba essere mantenuto... La nostra generazione è stata chiamata a unire il popolo ebraico contro pericoli e condizionamenti e non a dividerlo. La 'legge del ritorno' è una legge sionista e non religiosa, e non deve aver influenza su questioni di fede.. Giorgio Romano

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