Se l'imputato è insolente

Se l'imputato è insolente Non si leva il cappello; oltraggio Se l'imputato è insolente ROMA — -No, il cappello non me lo tolgol-.'Cosi quattro anni fa Giuseppe Scirocco rispose al presidente del tribunale di Livorno che lo stava processando in stato di detenzione per tutta una serie di reati. E all'invito di alzarsi in piedi l'imputato oppose un netto rifiuto e restò seduto. Un atteggiamento che gli costerà caro. La Cassazione ha ritenuto configurarle l'oltraggio a un magistrato In udienza, un reato che l'articolo 343 del codice penale punisce con la reclusione da uno a tre anni. Mentre In tutta Italia ai processi per terrorismo centinaia di Imputati hanno continuato a urlare e a scandire slogan o, nella migliore delle ipotesi, a ignorare del tutto i magistrati, sul «caso Scirocco» sono state slnora emesse tre sentenze e di lui si sono occupati ben diciassette giudici. Ma non è finita perché la sezione istruttoria della Corte d'appello di Bologna dovrà nuovamente pronunciarsi sul comportamento tenuto dall'imputato la mattina dell'll marzo 1981, quando restò seduto e si rifiutò di mettersi a capo scoperto come gli aveva intimato il Presidente del tribunale livornese. Da quest'accusa Giuseppe Scirocco era stato prosciolto con formula piena sia dal giudice istruttore di Bologna sia dalla sezione Istruttoria della Corte d'appello, la quale aveva rilevato che -gli atti di indelicatezza e di mancanza di riguardo qualificano l'autore coinè persona non integrata nel vivere civile, ma non costituiscono reato-. La sesta sezione penale della Cassazione è stata invece di diverso parere: il rifiuto da parte dell'imputato di adempiere all'ordine intimatogli dal presidente è -idoneo ad assumere il significato di una manifestazione di spregio e di sfida nei confronti del collegio, reputato indegno di quei segni di deferenza che la legge prescrive-, p. 1. f.

Persone citate: Giuseppe Scirocco

Luoghi citati: Bologna, Italia, Livorno, Roma