Israele annuncia il ritiro dell'esercito dal Libano di Giorgio Romano

Israele annuncia il ritiro dell'esercito dal Libano La decisione presa a maggioranza dal governo Peres Israele annuncia il ritiro dell'esercito dal Libano Il ripiegamento, unilaterale, in tre fasi: la prima scatterà entro 2 settimane - Completato per l'autunno lo sgombero - Divisi i ministri del «Likud» NOSTRO SERVIZIO TEL AVIV — Il governo di Gerusalemme ha deciso Ieri sera, con 16 voti a favore e 6 contrari, 11 ritiro unilaterale delle truppe Israeliane dal Libano. Il ritiro avverrà in tre fasi, la prima delle quali sarà attuata entro cinque settimane. Sotto la presidenza di Slilmon Peres, 11 governo, riunito in seduta straordinaria per 11 secondo giorno consecutivo, ha discusso per sei ore la proposta del ministro della Difesa, Itzhak Rabin, di richiamare le truppe dal Libano meridionale: una decisione che lo Stato Maggiore dell'esercito ha appoggiato senza condizioni, dopo che 1 generali avevano ampiamente Illustrato la situazione militare ai ministri. All'Interno del governo, posizioni molto divise: mentre 1 ministri del Fronte del lavoro (laboristi) hanno appoggiato 11 principio del ritiro unilaterale, quelli del Likud si sono spaccati: Shamir, Arens, Missini, Corfù, Sharlr sono stati nettamente ostili; Levy e Patt si sono detti favorevoli; il ministro Sharon (che aveva chiesto un rinvio del voto perché assente) aveva dichiarato di essere 11 più ostile di tutti alla ritirata. Anche gli esponenti dei partiti religiosi, 1 ministri Peretz, Shaplra e Burg, sono stati favorevoli, ma con qual- che riserva, proponendo soluzioni di compromesso, soprattutto per quanto riguardava 1 tempi del ritiro, soluzioni che sono state escluse quando Peres ha sottolineato la necessita di apparire decisi e possibilmente unanimi. Data l'estrema importanza della decisione, che rischia di far saltare il governo di unità nazionale, anche perché dietro al ministri ci sono, nei rispettivi partiti, gruppi che rappresentano correnti molto più estremiste in un senso o nell'altro, si è fatto 11 possibile per trovare una formula che potesse essere accettata all'unanimità, senza arrivare a una votazione di maggio¬ ranza, come poi si è stati costretti a fare. Il ministro della Difesa, parlando ieri sera alla radio, si è detto soddisfatto della decisione, che garantirà la sicurezza della Galilea, ma ha aggiunto che la strada della pace è ancora lunga e difficile. ; Tutto lascia prevedere che 11 ritiro dal settore nordorientale del Sud del Libano comincerà entro due settimane e che la sua prima fase sarà rapida e vedrà la formazione di una nuova linea tra 1 fiumi Zaharani e Lltanl, linea che corre tra quindici e venti chilometri dal confine Internazionale. In questa pri¬ ma fase, Israele — che farà saltare le installazioni non trasportabili — abbandonerà 11 controllo di Sidone e della zona dove vivono 400 mila sciiti; In un secondo tempo, previsto per la primavera avanzata (1 tempi variano da tre a otto mesi), i soldati Israeliani si ritireranno dalla vallata della Bekaa, compreso Jebel Baruk. Alla fine del ripiegamento sul confine Internazionale, prevedibile per l'autunno, solo alcune centinaia di consiglieri ed esperti Israeliani dovrebbero rimanere presso l'esercito del Sud Libano, comandato dal generale Antoine Lahat, che ancora domenica, nell'anniversario della morte del maggiore Haddad, a cui è stato inaugurato un monumento a Marjayoun, ha rivolto un appello al governo di Beirut. Frattanto, Israele ha chiesto che l'Unlfll porti 11 suo contingente da seimila a diecimila uomini e che allarghi 11 suo controllo nella vasta zona dove la presenza delle organizzazioni armate del drusl e degli sciiti, nonché di gruppi palestinesi, renderà precaria la situazione dopo il ritiro degli Israeliani, anche perché si nutrono dubbi sull'efficienza delle brigate dell'esercito di Beirut che stanno prendendo posto nell'area. Giorgio Romano S Botri «s LIBANO Jounieh BEIRU

Luoghi citati: Beirut, Gerusalemme, Israele, Libano