Meglio produzione e investimenti per l'occupazione ancora difficoltà

Meglio produzione e investimenti per l'occupazione ancora difficoltà Pininfarina: le previsioni confermano la lentezza della ripresa in Piemonte Meglio produzione e investimenti per l'occupazione ancora difficoltà TORINO — Le previsioni per l'andamento congiunturale in Piemonte nel primo trimestre '85 denotano un lieve miglioramento per quanto riguarda Investimenti e demanda interna ed estera. Non si prevede, invece, una ripresa della produzione, resta incerta la prognosi suir occupazione e risulta più elevata la prospettiva di ricorso alla Cassa Integrazione: lo afferma Sergio Pininfarina, presidente della Federplemonte, commentando 1 risultati della recente Indagine congiunturale condotta su circa 800 imprese piemontesi. In questa situazione, aggiunge, resta confermata la lentezza della ripresa economica. PRODUZIONE. E' prevista in aumento dal 21,8% delle aziende, appena inferiore, quindi, al 22,9 ed al 22,87» indicato tre e sei mesi fa. E', invece, indicata in diminuzione dal 18,4% delle imprese interpellate, contro il 18,2 del trimestre precedente. ORDINATIVI. Gli ottimisti sono 11 25,5% contro il 24,8 di tre mesi prima ed 11 24,2% di sci mesi fa; i pessimisti sono 11 19%, contro 1 precedenti 21.4 e 22,8%. ORDINI DALL'ESTERO. Sono previsti in aumento dal 26,6% delle imprese (erano il 23,7 tre mesi fa e il 23,3% a giugno) e in diminuzione dal 19% contro 19,1 e 20,37o nelle due ultime rilevazioni. OCCUPAZIONE. In questa voce le previsioni sono meno confortanti. Oli ottimisti sono soltanto l'8,5%, mentre I pessimisti sono ancora il 19,1%, praticamente come tre mesi fa (19,7%) ma più di quelli di sei mesi fa (18,3%). CASSA INTEGRAZIONE. Anche in questo caso la quota di aziende che prevede di dovervi far ricorso è maggiore di quella delle due precedenti indagini: 24,9% contro, rispettivamente, 23,1 e 23,5%. INVESTIMENTI. La percentuale di imprese che intende Investire per ampliamenti nel prossimi 12 mesi è, Invece, maggiore rispetto a tre e sei mesi fa: 21,87» contro 19.1 e 17%. Analizzando 1 diversi settori le migliori previsioni riguardano le imprese di materie plastiche, quelle tessili, chimiche, dell'abbigliamento e del comparlo legno-mobilio. Decisamente negative, invece, le previsioni per i settori alimentare, minerali non metalliferi e cuoio-calzature. In media la situazione per le industrie metalmeccaniche. Sull'andamento del prezzi la relazione non è ottimista: è piuttosto difficile — afferma — che quest'anno si riesca a raggiungere un'inflazione del 1%, mancando soprattutto Interventi capaci di contenere l'aumento del costo del lavoro e ricondurlo a livelli compatibili con il tasso programmato d'inflazione. A i questo proposito si ricorda che nell'84 il costo del lavoro è salito del 12.9%. Per Pininfarina l'incremento della produzione industriale nell'84 è stato appena sufficiente a recuperare la perdila dell'83 e per quesl' anno è previsto un aumento di poco superiore. -Si tratta, quindi, di incrementi ancora modesti, anche se significativi, tali, comunque, da non consentire di raggiungere, prima del 1986, i livelli dell' inizio degli Anni Ottanta, ossia t livelli pre-crisi-. L'unico elemento positivo, fa notare il presidente della Federpiemonle, -sembra essere rappresentato da una ripresa, ancora ynodesta, della domanda per consumi e investimenti (come conseguenza della maggiore capacità di spesa delle famiglie, il cui reddito è cresciuto del 3% nel 1984 e dovrebbe crescere ancora del 2% quest'anno) e della necessità di sostituzioni tecnologiche nelle aziende-. E conclude: «Sono segnali modesti, che costituiscono, comunque, elementi posttii'l, anche se non particolarmente rileiwn«»• Renzo Villarc Sergio Pininfarina

Persone citate: Pininfarina, Renzo Villarc, Sergio Pininfarina

Luoghi citati: Piemonte, Torino