1 democratici attaccano Reagan «Il deficit ci porta nel baratro»

1 democratici attaccano Reagan «Il deficit ci porta nel baratro» Drammatico documento dell'ex ambasciatore Gardner e dell'ex ministro Eberle 1 democratici attaccano Reagan «Il deficit ci porta nel baratro» «Fra 3 anni avremo un debito estero di 300 miliardi di dollari» - Proposta: meno spese per la difesa e tasse sulle società DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Il grido d'allarme lo ha lanciato pubblicamente l'ex ambasciatore americano Oardner qualche giorno fa a Roma: -Per la prima volta dal 1914, quest'anno gli Stati Uniti diventeranno debitori netti verso il resto del mondo-. Ma è dal 1983 che 11 governatore della Riserva Federale Paul Volcker, che si è assunto l'ingrato compito della Cassandra, viene ammonendo in privato i reganautl — purtroppo Inutilmente — che l'attuale regime di enorme deficit del bilancio dello Stato, di elevati tassi d'Interesse e di sovravvalutazionc del dollaro rischia di trasformare la superpotenza nel Paese più indebitato della storia. •I suoi effetti perversi — mi dice Fred Bergsten, sottosegretario al Tesoro all'epoca di Carter, attualmente direttore dell'Istituto internazionale di economia di Washington — si sono fatti sentire per la prima volta nell'82, quando la bilancia dei conti correnti, l'anno prima in attivo di quasi 11 miliardi di dollari, ha denunciato un passivo di 4 miliardi. Da allora, i problemi si sono aggravati, perché le importazioni sono aumentate a dismisura, mentre le esportazioni si sono quasi bloccate, e il disavanzo commerciale non è stato compensalo dai proventi delle nostre altre attività all'estero, servizi e via di seguito: e perché gli stranieri hanno incominciato a investire di più da noi che noi da loro, capovolgendo la tendenza storica del dopoguerra-. Il governatore Volcker, prosegue Bergsten, -ha visto subito dove andavamo a parare e ha cercato di fare scendere i tassi d'interesse. Ma perché ciò avvenga in misura sensibile, e il dollaro si deprezzi, rendendo di nuovo concorrenziali i nostri prodotti, bisogna che il deficit del bilancio dello Stato venga risanato. E noi siamo molto lontani da quel punto-. Le statistiche dcll'83 e dell'84 fanno testo: il passivo della bilancia dei conti correnti è salito prima a 35 miliardi di dollari, poi a 70 miliardi (circa 140 mila miliardi di lire). Le previsioni per l'anno in corso sono ancora più disastrose: 100 miliardi di dollari (200 mila miliardi di lire). E' la conseguenza del disavanzo commerciale, che nello stesso periodo e cresciuto da 100 miliardi a 130 miliardi di dollari e minaccia di raggiungere 1 150 miliardi (300 mila .miliardi di lire circa). Un fenomeno analogo è avvenuto per gli investimenti: il margine di quelli americani all'estero sugli Investimenti stranieri in America, di 135 miliardi di dollari nell'83. è secso a 60 miliardi di dollari nell'84. Se le previsioni sono esatte, il rapporto di forze si rovescerà nell'anno in corso: gli Stati Uniti avranno all'estero investimenti per 950 miliardi di dollari, ma quelli stranieri in America saranno dì 975 miliardi di dollari. L'attivo negli interessi che ne derivava fino all'84 — sempre più sottile, 24 miliardi di dollari — degenererà In un passivo../ capitali stranieri ci servono a far fronte al deficit del bilancio dello Stato — osserva Bergsten —. Afa prima o poi smetteranno di affluire. perché non daremo più affidamento: e noi ci troveremo a pagare forti interessi-. L'ambasciatore Gardner. che ha preparato un inquietante documento con l'ex ministro del Commercio estero dei tempi di Nixon e di Ford, Eberlc, accusa i reganauti di porre una grossa Ipoteca sul futuro dell'America, e di mettere in pericolo la coesione della Nato, perché I contribuenti, avverte, finiranno per ribellarsi agli oneri militari loro imposti. .Se gli investitori cercassero di prevenire grosse perdite in previsione di una caduta del dollaro — ammonisce inoltre — e fuggissero da esso, piomberemmo in una crisi di liquidità che spingerebbe i tassi d'interesse ancora più in alto e provoclierebbe il crollo dei mercati azionari-. Nel rapporto, senza profetizzare uno scenario cosi sconvolgente, Gardner ed Ebcrle sottolineano che gli Stali Uniti rischiano di accumulare nel prossimo triennio un debito estero di 300 miliardi di dollari (600 mila mi liardl di lire), superiore a quello del Brasile, del Messico e dell'Argentina insieme Suggeriscono perciò un .pacchetto- quadriennale per la riduzione della spesa pubbli ca e l'aumento delle tasse. Tra 1 loro consigli: ridurre la crescita del bilancio della di fesa al 5 per cento annuo in termini reali dall'attuale 7,5 per cento; introdurre un'impostn sulle importazioni di petrolio e sulla benzina; accrescere gli aggravi sulle cor porations. L'obiettivo, coiv eludono Gardner ed Eberlc. è di assicurare allo 6tato 100 120 miliardi di dollari annui in più. Enni0 Carett0 REAGAN HA DUE SPINE 1960 1981 1982 59) SALE IL DEFICIT FEDERALE siili 1983 1984 110 190 180