a r itLe lettere della domenica

 a r itLe lettere della domenica rLe lettere della domenica Finalmente il nucleare La centrale nucleare si farà. Il Consiglio regionale ha scelto dopo 10 ore di animata discussione. E si farà a Trino Vercellese. La notizia è del giorno 5 gennaio 1985. riandiamo al grande evento. Sono trascorsi più di 10 anni da quando se ne parlò per la prima volta. Se la centrale fosse stata impostata allora, da quattro o cinque anni 11 Piemonte avrebbe avuto a disposizione la sua produzlons di 12 miliardi di kWh. La nostra regione, è risaputo, produce meno della metà dell'energia elettrica di cui ha bisogno, ma sinora, nonostante l'impellenza del caso, non si era trovato di meglio clie importarla dalla Francia, e lanciare uova marce. Vorrei sapere dai detrattori del nucleare, quelli responsabili, quale soluzione sarebbero stati in grado di proporre In alternativa all'energia termonucleare. Candido Sconfiema, Asti Mutua sospesa ai militari? Ho un figlio militare che, venuto in licenza per 11 Capodanno, si è recato dal medico di famiglia da me scelto, con il libretto dell'U.S.L. Ma dopo essere stato visitato 11 medico gli ha detto che essendo militare non aveva diritto all'assistenza gratuita. Ha cosi dovuto pagare lire 20.000 di visita! Possibile che la legge tolga l'assistenza sanitaria a chi non per sua scelta deve servire per 18 mesi lo Stato con uno stipendio di lire 2000 al giorno senza alcun diritto? Federico Caramello, Ventlmlglla Perché difendo San PafTignano Come madre di un ragazzo che si trova a S. Patrlgnano vorrei esprimere tutta la mia amarezza per questo processo di Rimini dove 1 rappresentanti della giustizia sembrano impegnati a scherzare con il problema droga più che a comprendere e a valutare. A questa conclusione mi conduce infatti la valutazione che posso dare circa le accuse che il pm dott. Sapio rivolge a Vincenzo Muccloli e al suol collaboratori. Forse egli non sa che a S. Patrlgnano si trattengono i ragazzi ridotti dalla droga incapaci di volere, anche lnca- V tenandoli, non per 11 piacere di sequestrare la persona, ma perché 11 fine è impedire che i ragazzi usino violenza contro loro stessi. Noji sa che a S. Patrlgnano si rincorre un ragazzo che scappa dalla comunità per riuscire a fermarlo in tempo, perché si è convinti che arriverà 11 momento in cui si troveranno le parole e il modo giusto per aprire un'anima stravolta. Non sa che lo sforzo quotidiano è. qui, diretto ad aiutare 1 ragazzi a vedere chiaro in loro stessi con coraggio Forse perché non si sa tutto questo, non si può essere sulla strada giusta per gludi- care' Elisa Miniutti, Recco Sofia ha ragione a sentirsi offesa Leggo su «La Stampa, di domenica 6 gennaio che il pretore di Roma ha stabilito che le foto della Loren diciottenne ritratta nuda, e pubblicate da .Playmen», non sono «lesive della sua dignità di donna, di attrice, di moglie e di madre». Non conosco 11 diritto, la giurisprudenza, ma mi sono sentita indignata, come donna, per questa sentenza clie ha respinto il ricorso presentato dall'attrice. -Quelle fotografie sono caste — sostiene il pretore —, sono castigate, per nulla oscene o sconvenienti». Ma questo che cosa significa? Come può un pretore stabilire che un nudo non è lesivo della dignità di una persona, se la persona stessa si ritiene invece offesa dalle immagini di un passato che è, appunto, passato, e quindi non più proponibile? Perché i redattori di una rivista si ritengono In diritto, senza neppure chiedere il permesso, di usare, a scopi unicamente commerciali, fotografie che appartengono a tempi che non sono più? La dignità, il pudore, non sono valori assoluti, ma relativi al periodo, al momento, alla persona. La Loren aveva, secondo me, tutto il diritto di chiedere che fosse punito chi aveva pubblicato immagini sue che non le corrispondono più. Quanti anni, quante rivendicazioni evidentemente soltanto presunte sono passati Invano? Giomnna Borri, Roma Anche «Rin Tin Tin» non era educativo Si è fatto un gran parlare, qualche tempo fa, del possibile effetto diseducativo nel confronti dei bambini di certi telefilm giapponesi. Nel giorni scosl, però, ho assistito ad una serie di vecchi telefilm della serie «Rin Tin Tin. mandati In onda da Rai Tre. MI sono accorto, con qualche preoccupazione che, in genere, tutte le storie del popolare cane televisivo sono da giudicare con cautela. Oli indiani, infatti, recitano Immancabilmente il ruolo di cattivi, traditori, sanguinari. Il bene sta sempre dalla parte dei soldati. La vita di caserma presenta fedelmente tutti i canoni del tradizionalismo più consueto: il sergente che si diverte a dare gli ordini; l'esaltazione acritica di disciplina e ubbidienza; l'eroismo del tenente Master e compagnia. La bandiera del colonizzatori viene esaltata e la conquista del West appare nella luce della leggenda. Chissà perché gli indiani lottano contro i «bianchi.? (Guar¬ dando I telefilm nessuno potrebbe capirlo). Anche le donne nei telefilm hanno un ruolo marginale, fortemente limitato e discriminato. Spero che 1 giornali giudichino opportuno dedicare un po' di attenzione anche ai vecchi e gloriosi telefilm della serie «Rin Tin Tin.. Invece di occuparsi solo dei Puffi o delle altre novità. Ugo De Negri, Modena Il buon esempio per i giovani Secondo li signor Carlo Roberti (lettere del 6 gennaio) gli scolari, che leggono di malefatte di alcuni alti personaggi, ignorano le prediche e si comportano sempre peggio. Da questo punto di vista, si dovrebbero comprendere anche quel delinquenti che scagliano sassi contro le auto sulle autostrade o — peggio — tentano di provocare disastri con sbarramenti sui binari ferroviari. Perché, Invece, non prendere esempio dalla stragrande maggioranza degli onesti? Dante Lo Piano, Bologna Tempo di missili e di attentati E' attualità di questi giorni leggere dello scoppio di petardi, apprendere da giornali e televisione di folli attentati dinamitardi, temere che i fragili equilibri internazionali possano essere messi in pericolo da missili che «per errore» sorvolano cieli a loro proibiti. E cosi, anche senza volerlo, impariamo la non ortodossa suddivisione delle sostanze esplosive in civili e militari, rimaniamo sgomenti nel leggere qua e là termini tecnici clic ci confondono maggiormente le idee, non ci spieghiamo come mai un missile che doveva partire in direzione Nord-Est viene lanciato nella opposta direzione SudOvest. Sicuramente però diventiamo padroni di una terminologia tecnica di cui non conosciamo assolutamente il significato e che spesso utilizziamo in dotte dissertazioni fra pressapochistl come è oggi di moda. State contenti, umana gente al quia... citava Dante nell' esortare ad accontentarsi di sapere che le cose sono come sono senza indagare troppo sulle arcane ragioni. Tanto più che come abbiamo imparato sono tanto arcane che ben difficilmente riusciremo a conoscerle. Piergiorgio Fedeli, Piacenza Quando un parco rispetta l'ecologia Per quanto concerne l'articolo «Abbattuti troppi maschi 11 camoscio si indebolisce» a firma di Giorgio Martlnat pubblicato 11 30 dicembre scorso da Valdierl, si precisa che quanto ivi affermato va riferito ad una situazione generale e non già al Parco Naturale dell'Argenterà, con sede in Valdierl, dove Invece avviene una selezione scientificamente guidata e controllata. La precisazione di cui sopra si richiede perché, pur non essendo stato fatto nell'articolo preciso riferimento al Parco, partendo il servizio da Valdierl, esso è stato erroneamente interpretato da molti come relativo al Parco stesso. Patrizia Rossi, direttore del Parco Naturale dell'Argenterà, Valdierl Come il direttore del Parco Naturale dell'Argenterà ha già riconosciuto. Il mio pezzo si riferiva ad una situazione generale del Piemonte e non al Parco dell'Argenterà, nel quale, iniwce, a quanto mi risulta, sono state rispettate pienamente le indicazioni e le percentuali Indicate dal biologi. (g. m.) Le fonti alternative da sole non bastano Su «La Stampa» del 5 gennaio, a pagina 13, ho letto della violenta manifestazione che si sarebbe svolta a Torino il giorno precedente per protestare contro la progettata costruzione in Piemonte di una centrale elettronuclcare. Come si può facilmente evincere leggendo quanto è scritto nella medesima pagina, la richiesta di energia elettrica aumenta ovunque con velocità vertiginosa. D'altra parte, 11 ricorso a fonti nuove e alternative, come ad esempio l'energia eolica e quella solare, se proprio non costituisce un puro e semplice palliativo, è comunque del tutto insufflclente* Giuseppe Scolari, Verona Gorilla, W.W.F. e il Corpo Forestale Soltanto ora prendo visione e conoscenza di un articolo comparso su «La Stampa» del 28 dicembre dal titolo «Gorilla in vendita - protesta del W.W.F... Quale funzionarlo del Corpo Forestale dello Stato di Torino che si è Interessato al caso In questione, debbo precisare che dopo la segnalazione pervenutami ho immediatamente dato corso, come d' obbligo, a indagini di polizia giudiziaria. Il tutto è stato riferito, nelle forme dovute, alla competente autorità giudiziaria. Il riserbo che la legge impone in circostanze del genere non mi consente di aggiungere altro. Le affermazioni del W.W.F., cosi come riferite nell'articolo, appaiono in parte non corrette ed in parte tendenziose. Roinano Cancianl, Torino Ispettore Forestale Quel Reder non lo perdono E' di questi giorni la vicenda del maggiore delle SS Walter Reder, e tutti, non colo 1 giornali, ne parlano. Si parla di perdono, di condono, di dovere di perdonare, e si fa una bella insalata politico-religiosa con questi paroloni. Mi riferisco a questa cosa: si è detto tanto sull'orrendo massacro e oltre che tentare di minimizzarlo, facendo calare drasticamente il numero delle vittime, si è aumentata la dose affermando che In guerra l'uomo diventa bestia e certi orrendi episodi diventano inevitabili, e qui ci si è stupiti come si possa dar più peso al massacro in questione che non ai bombardamenti di Dresda e all'atomica di Hiroshima e di Nagasaki. Tale confusione fa quasi orrore. Si confondono Infatti gli orrori perpetrati dall'una e dall'altra parte, che per obiettivi militari hanno coinvolto anche le popolazioni civili, con lo sterminio sistematico attuato orrendamente solo su inermi unicamente per 11 sadico piacere di uccidere, sterminio elevato a norma giuridica, oltretutto. Non è per odio, né per vendetta che mi rifiuto di perdonare Reder. Ma chi, in fondo, può perdonarlo? I vivi? No, J no di certo. Solo 1 morti po trebberò, e non abbiamo cer to noi l'autorità di farlo. Emanuele Ottolenght, J Bologna