Le due regine con la neve di Remo Lugli

Le due regine con la neve Valle d'Aosta: Cervinia e Courmayeur affollate di turisti Le due regine con la neve Gli impiantì sul Cervino non conoscono la crisi - Alta quota e stranieri i due elementi del successo: arrivano da Finlandia, Olanda, Canada, Stati Uniti e Giappone - A Courmayeur, invece, prevalgono gli italiani - La gran dama delle stazioni sciistiche consena ancora i tradizionali clienti: di padre in figlio DAL NOSTRO INVIATO CERVINIA — Una stazione sciistica senza problemi. L' alta quota e gli stranieri sono 1 due elementi fondamentali di questo stato di grazia. L' alta quota produce neve e gli stranieri assicurano presenze anche quando gli Italiani se ne vanno, nel periodi di bassa stagione. E' annata magra di neve anche a Sud del Cervino, ma gli impianti. 7 funivie, 5 seggiovie e 23 skilift, trasportano gli sciatori dai 2050 metri del paese fino a 3500 metri, sui ghiacciai del Plateau Rosa e del Furggen: quota alla quale si scia anche d'estate, dove quindi non c'è preoccupazione anche se dicembre è stato poco nevoso. Centoftanta chilometri di piste portano anche nel versante svizzero: si può salire da Cervinia e scendere a Zermatt. Le presenze della stagione sciistica '83-'84 furono 203 mila, quest'anno l'Azienda di soggiorno calcola, In base all'andamento di dicem¬ bre e alle prenotazioni, che raggiungeranno le 220-230 mila. Vele gonfie, quindi. 'Un po' di merito lo possiamo attribuire a noi stessi e alla Regione — dice Luigi Castellarli^ presidente dell'Azienda di Soggiorno.— Non slamo stati con le mani in mano: abbiamo rammodernato alberghi, abbiamo fatto promozione all'estero». Nelle ristrutturazioni alberghiere sono stati spesi circa nove miliardi. La Regione ha prestato denaro fino al 40-50 per cento della spesa preventivata, al tasso fisso de!l'8% per 15 o 18 anni. La promozione all'estero è una carta che Cervinia con 1' aluto della Regione Valle d' Aosta sta giocando da quattro anni e adesso vince. Sono tornati i finlandesi che mancavano da otto anni e ci sono, in testa a tutti, gli inglesi, seguiti dal tedeschi, dagli olandesi, dagli statunitensi e dal canadesi. Infine, fatto che sta assumendo sempre maggiore peso, vengono a sciare a Cervinia, come anche a Courmayeur, 1 giapponesi. L'elemento straniero ha un peso notevole, perché non si tratta di turisti Isolati, ma di gruppi di centinaia in turni settimanali programmati attraverso le agenzie: ci sono alberghi prenotati fino ad aprile. «Con queste programmazioni — dice Marino Angeloni, presidente degli albergatori — si hanno le spalle coperte, si può lavorare con tranquillità, serenamente. Condizioni delle quali bene/iciano anche i turisti'. Castellarln dà grande Importanza alla promozione all' estero. ■ Ornai, con la concorrenza delle altre nazioni, come Francia e Austria, non si può restare passivi, ad aspettare lo sciatore forestiero: bisogna andare a casa sua a dirgli che esistiamo anche noi. I giapponesi non sapevano che il Cervino e il Matterhorn sono la medesima montagna. Gli abbiamo mostrato che c'è un Matterhorn del sole, appunto il Cervino, dal nostro versante. Iprimi gruppi erano costituiti soprattutto da operatori turistici; adesso stanno venendo gli sciatori. Quello giapponese è un mercato promettente: su 12 milioni di sciatori, 800 mila ranno ogni anno all'estero, Nuova Zelanda. Canada, Svizzera e Austria. Adesso anche Valle d'Aosta*. Courmayeur ha soprattutto clientela Italiana e se la sa tenere cara. E' una clientela fedele, tradizionalista, vengono i figli come venivano 1 padri e 1 nonni. Spesso grandi nomi, ma nessuno mai li sbandiera. Dice Leo Garin. 11 dinamico presidente dell' Azienda di soggiorno: 'Non cerchiamo di farci pubblicità attraverso i nostri clienti, al contrario, cerchiamo di custodirne la privacy: E', fra le stazioni sciistiche Italiane, la gran dama. Vanta un borgo antico gelosamente conservato, 160 negozi molti del quali ad alto livello, con presenza delle firme più famose dell'eleganza interna- zlonale, da Cartler a Fissore, da Missonl a Valentino, da Trussardi a Tacchini. -E'una vetrina sul mondo — dice Alceo Cenzato, presidente dei commercianti, — siamo certamente fra le più belle stazioni invernali internazionali. La passeggiata commerciale viene ad essere un'alternativa di grande attrazione e di livello degno della stupenda cornice naturale: DI questa straordinaria Courmayeur, elegante e austera, divertente e discreta, gran merito certamente va allo scenarlo Incomparabile del Monte Bianco, ma anche a chi ha impedito che le costruzioni nuove aumentassero 11 numero dei plani ed ha invece fatto restaurare 1 vecchi edifici conservandone 1' autentico sapore montanaro. Il grande nume Bianco è abbracciato da due valli, la Val Veny, che va verso la Francia, e la Val Ferret, verso la Svizzera. Sono accessibilissime, la Val Ferret per buon tratto anche carrozzabile, ma sono sbarrate agli automezzi, aperte solo gli sciatori. La Ferret è diventata sede di piste di fondo, con anelli da cinque, dieci, quindici chilometri. Un servizio di pulmini porta e riprende, In continuazione, gli sciatori che qui si cimentano con le loro forze, dagli anziani ai bimbi, in un ambiente immacolato. Anche ai piedi del Monte Bianco non c'è da scialare con la neve, 11 paese avrebbe bisogno di una nuova Infarinata, ma le piste, lunghe più di cento chilometri, raggiungibili attraverso 32 Impianti di risalita, sono ben Innevate. I turisti sono In aumento rispetto all'analogo scorcio dell'inverno'83-84. Si scia giù per 1 pendii, si fanno passeggiate guidate per 1 boschi, con le racchette al piedi. Poi, se la normalità viene in uggia e si ama l'avventura, si sale sull'elicottero e ci si fa portare in cima al Bianco per scendere.ctìft gli sci e insieme alla guida» Scosto sulle 300 mila lire) da quattromila metri. Nemmeno le emozioni mancano, a Courmayeur, Remo Lugli

Persone citate: Alceo Cenzato, Fissore, Leo Garin, Luigi Castellarli, Marino Angeloni, Matterhorn, Trussardi