Deputato missino difende la camorra « per quello che è »

Deputato missino difende la camorra « per quello che è » Napoli, dopo l'avviso di reato Deputato missino difende la camorra « per quello che è » NAPOLI — 'La camorra non è un'associazione a delinquere, ma è un fenomeno sociale. Guagliò: io difendo la camorra per ciò che è, non per ciò che fa...'. Manna Angelo, detto «Tormentone., deputato missino dalla fresca comunicazione giudiziaria per 'associazione a delinquere di stampo camorristico e lesioni gravi», tuona contro la magistratura, ^questa Repubblica che schiavizza, bestializza e poi criminalizza» e «fi pentitismo degno di una tribù di boscimani perversi». Angelo Manna, pancia in dentro e petto in fuori, è un omone di clnquant'anni. Fronte alta, stempiato, occhi che guizzano, profilo aquilino, mascella evidente. Un sanguigno dalla prosa spericolata. Rinuncerà all'immunità parlamentare? «Certo. L'immunità parlamentare è una viltà». Ma come si sente, ora che le è arrivata una comunicazione giudiziaria tanto grave? 'Io mi devo stare attento Non solo mi dicono die sono camorrista, ma camorrista cutoliano... E' pericoloso, a Napoli. Possono esserci rappresaglie della Nuova Famiglia. Guagliò, il nostro è un mestiere serio». Ma perché, onorevole, sette camorristi fanno il suo nome? «Siamo in una Repubblica fondata sui pentiti». La conferenza stampa diventa un monologo da attore di buona scuola. Per cominciare: «/partiti sono per i fessi che ci credono: in Italia esistono solo potere e contropotere, due blocchi. Io sono di Acerra, capitale della camorra. Colpa mia se li conosco tutti? Siamo sotto il cielo... Tutti». Non manca un accenno al caso Cirillo. «Acerra in quelle settimane era presidiata da camorristi. Per me significava sapere, giorno per giorno, come andava la trattativa». Manna parla di Francesco Pazienza, «77 presidente del Consiglio — afferma — non può liquidare Pazienza come un faccendiere. Io ho sempre saputo chi è Pazienza!».

Persone citate: Angelo Manna, Francesco Pazienza, Manna, Manna Angelo

Luoghi citati: Acerra, Italia, Napoli