Come furono utilizzati i effondi neri» dell'Ir!

Come furono utilizzati i effondi neri» dell'Ir! Finanziamenti occulti per risanare perdite di bilancio Come furono utilizzati i effondi neri» dell'Ir! Finirono anche a Stet e Sme, finanziarie del gruppo - Le manovre di Bernabei, Petrilli e Calabria MILANO — I fondi neri dell'Iri, per i quali la magistratura milanese ha messo sotto inchiesta una mezza dozzina di alti dirigenti ed ex dirigenti delle società a capitale pubblico, non furono utilizzati soltanto per scopi estemporanei, quali i finanziamenti ai giornali, l'acquisto di immobili, il pagamento di un riscatto, prebende natalizie, contributi all'Università Cattolica di Milano e cosi via. Secondo una logica prettamente «aziendale» furono anche Impiegati per coprire buchi e risanare perdite di gestione delle finanziarie che all'Ir! fanno capo. A beneficiare di questo uso extrabilancio dei fondi neri furono la Stet e la Sme (le finanziarie che gestiscono le partecipazioni telefoniche e alimentari) che negli anni 1980/81 attraversarono momenti difficili, A questa conclusione sono giunti gli Inquirenti, magistrati e Guardia di Finanza, dopo mesi di Interrogatori, sequestri di documenti, analisi contabili. In tal modo l'intera vicenda dei fondi neri dell'Iri assume contorni meglio definiti, tali da giustificare In qualche modo dove si sono indirizzati 1 quasi cento miliardi che ancora oggi mancano all'appello contabile promosso dagli Inquirenti. Dei 290 miliardi incriminati 140 sono stati già restituiti all'in, mentre di altri 45 circa gli inquirenti hanno ricostruito l'impiego. Venticinque furono manovrati direttamente dall'amministratore delegato dell'Italstat, Ettore Bernabei: tra questi vanno compresi gli oltre 5 miliardi per l'acquisto di un immobile, il miliardo e mezzo versato a titolo di finanziamento alla società editrice del quotidiano romano // Tempo, i 200 milioni come contributo all'Università Cattolica. Due miliardi e 850 milioni sono stati invece utilizzati per motivi extrazlcndall dal senatore democristiano, ex presidente dell'Iri, Giuseppe Petrilli; tredici miliardi vennero intascati da alcuni intermediari iraniani a titolo di provvigione per alcuni importanti affari, un miliardo fu sborsato per il riscatto di Rosario Nicolò. A questo proposito va rilevato che il presidente di Mediobanca, Fausto Calabria, fu violentemente redarguito da altri colleghi dell'Iri quando si venne a conoscenza di questo episodio, perché aveva utilizzato per motivi privati danaro che doveva essere destinato unicamente all'impie¬ gdtcdpnpttppusC go pubblico. Gran parte dei 100 miliardi di cui è stata trovata una traccia solo parziale ha avuto come destinazione 1 bilanci delle controllate; a questo proposito va ricordato che negli anni 1980/82 la Sme ha perso oltre 230 miliardi mentre la Stet, che è sempre stata il fiore all'occhiello dell'Iri, pur non denunciando mai perdite ha visto ridursi gli utili dal 46 miliardi del 1979 ai soli 472 milioni del 1981. Attualmente la Corte di Cassazione sta esaminando 1 documenti Inviati dalle magistrature milanese e romana per decidere quale sarà la sede definitiva del procedimento giudiziario. L'8 gennaio a Milano si è tenuto un incontro tra il procuratore capo Mauro Gresil, 1 sostituti procuratori anziani e il giudice istruttore Gherardo Colombo per valutare gli sviluppi della situazione. Da quanto è filtrato dal palazzo di giustizia si è appreso che non è stata una riunione pacata, poiché sono emerse tendenze contrastanti tra 1 presenti, si è discusso soprattutto su come è stata condotta l'indagine e sulla base delle ipotesi di reato. Fausto Calabria, Sergio De Amicls e Ettore Bernabei sono stati arrestati sotto l'imputazione di appropriazione indebita e di falso In bilancio. Tra i magistrati presenti al summit è emersa l'Ipotesi di peculato (cioè l'approprlazlone Indebita effettuata da un pubblico ufficiale). Non è una differenza di poco conto, in quanto perdono ogni efficacia le varie amnistie che possono giocare invece un ruolo determinante a beneficio di chi è perseguito per appropriazione Indebita. A Roma invece il consigliere istruttore Ernesto Cudlllo ha inviato sette comunicazioni giudiziarie agli stessi protagonisti dell'inchiesta milanese con le imputazioni di malversazione e falso in atto pubblico, di portata inferiore rispetto a quelle valutate a Milano. Mentre si attende la prossima decisione della Cassazione sul conflitto di competenza 11 giudice istruttore Colombo prosegue da solo le indagini, indirizzate prevalentemente verso il settore bancario, al fine di accertare le destinazioni finali del fondi mancanti. Luca Mucci, 11 sostituto procuratore cui era stato proposto di affiancare Colombo in qualità di pubblico ministero, ha Infatti declinato l'incarico. ■ Gianfranco Modolo

Luoghi citati: Calabria, Milano, Roma, Stet