Venezia rinuncia alla sua corrida

Venezia rinuncia alla sua corrida Venezia rinuncia alla sua corrida VENEZIA — La corrida «incruenta», uno degli spettacoli .clou» del prossimo carnevale di Venezia (9-19 febbraio), non si farà. Lo ha annunciato, in una improvvisa conferenza stampa convocata ieri pomeriggio a Cà Giustinlan, l'assessore comunale al turismo Maurizio Cecconi. Anche se, dopo le polemiche di questi giorni, la decisione non giunge inaspettata, essa tuttavia è destinata a trascinare con sé altre polemiche. Cecconi, che fino all'ultimo ha difeso la manifestazione che avrebbe dovuto svolgersi in Campo San Polo, ha ripercorso le tappe della vicenda. Fra l'assessore al turismo e le «controparti», la discussione si era fatta accesa dopo una lettera della Lida (Lega italiana difesa animali) nella quale si minacciava di denunciare 11 Comune per violazione del codice penale e del regolamento di pubblica sicurezza. A dare man forte al sodalizio, erano scesl in campo, in questi giorni, l'Enpa (Ente nazionale protezione animali) e la Lega per la protezione del cane, minacciando di sabotare lo spettacolo con «sit in» in campo San Polo. Confortato dal parere favorevole dei rappresentanti della scuola spagnola di tauromachia, Cecconi aveva replicato alle critiche assicurando «piena garanzia per I tori» e «l'aspetto scherzoso» della manifestazione. .Tra ieri e oggi — ha detto ai giornalisti — ìio fatto una verifica, ho parlato con decine e decine di persone, ho preso atto che esistono forti opposizioni basate su due ragioni: primo, la corrida, anche se incruenta, può servire come strumento di propaganda per introdurre anclie in Italia questo tipo di "tradizione" spagnola; secondo, in generale gli animali non possono essere utilizzati per gioco». .Non desidero forzare la personalità di molte persone in questioni come questa — ha aggiunto Cecconi — né creare occasioni per danneggiare il buon andamento del carnevale». (Agi)

Persone citate: Cecconi, Maurizio Cecconi

Luoghi citati: Italia, San Polo, Venezia