Moser e Bagni provate a ridere

Moser e Bagni provate a ridere COSI'PERSPORT diG.P.Omuzzan» Moser e Bagni provate a ridere La vicenda di Moser sta sfumandosi, chiaro che se il trentino rinuncerà al Tour non sarà per la vignetta 'babbo/natalizia* del giornale francese, e ben 10 sanno i giornalisti transalpini 'incriminati» i quali malignamente ma non stupidamente hanno lasciato intendere che Moser potrebbe cercare un alibi per il 'no», peraltro legittimo alla sua età e con la sua gloria. Resta in noi la delusione per come, in Italia, dello sport ormai non si sa più ridere e neanche sorridere: è diventato troppo grosso, troppo serioso (purtroppo però questo non vuol anche dire serio). E personalmente stiamo perdendo amicizie, smarrendo sintonie, nessuno più vuole ridere, sorridere con noi. Forse criticando il suo atteggiamento ci siamo •giocati' Moser. Adesso ci 'giochiamo» magari Bagni, se diciamo che un minimo di classe doveva far sì che la sua trattativa con 11 Napoli per il rinnovo del contratto fosse segreta? Questo giocatore, dal viso furbacchione e simpaticamente gaglioffo e intanto naif che sarebbe piaciuto a Pasolini per qualche suo film, potrebbe con un niente trasformarsi in creatore di umorismo, di allegria, di rilassamento. I suol atteggiamenti invece sono sempre, per un atomo, irritanti, sbagliati, assurdi, mentre potevano essere divertenti (in campo), corretti (fuori), interessanti (sempre). Bagni in campo sbraita male, basterebbe un ritocco minimo e lui sarebbe un fantastico attore. Fuori campo sbaglia tempo, basterebbe un po' di discrezione e lui sarebbe un fantastico, astutissimo professionista. Adesso ci sono tanti e ormai forse troppi calciatori italiani che rivelano che improvvisamente l'estate scorsa lui disse di no al Napoli perché aveva firmato per la Roma, e che il rattoppo fu faticoso, la smagliatura vlen fuori adesso. Bagni a Perugia, con la sua goffa ma non brutta storia d'amore, ci aveva regalato una cosa che nel calcio è sempre più preziosa, il sorriso. Adesso anche lui si contorce, si tmbece- rizza, si spasolineggia, si tragedizza. Per ridere, nello sport, dovremo soltanto più sperare nei pagliacci? Ce ne sono, ce ne sono, ma non è questo il nostro ideale di divertimento. Né i pagliacci riescono sempre a essere anche, grandiosamente, artisticamente, clowns. Indietro tutti Di moda nel calcio la dietrologia, anzi di moda adesso chiamare così la ricerca di cosa sta dietro a certe faccende. Però usando diversamente il termine, sarebbe ora di indagare la dietrologia intesa come l'andare allindietro. E non per un safari nei souvenirs, bensì per esaminare un nuovo tipo di gioco, sul campo. In serie A il campionato più bello del mondo è giocato quasi sempre aWindietro, rugbysticamente. Lo abbiamo già scritto, lo ribadiamo. Le partite sono orribili, un affondo basta per nutrire un intero articolo. I giocatori danno via con paura la palla a chi sopravviene dalle retrovie. Gli attaccanti rivolgono di fisso la schiena alla porta. Guardi la gente la partita così, contando i passaggi allindietro. Uno schifo, un furto. E se almeno nascesse da ciò una tattica nuova di affondo improvviso. Heriberto Herrera una volta ci disse: «Di difesa ormai si sa tutto, bisognerà inventare giocatori di rapina, acrobati dell'area». Come mister era un po' matto, predicava allenamenti con un metro di distanza almeno fra gli atleti perché uno non respirasse l'anidride carbonica espulsa dall'altro, però sapeva le cose. Bagni visto da Bruna

Persone citate: Bruna, Heriberto Herrera, Moser, Pasolini

Luoghi citati: Italia, Napoli, Perugia