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Tacconi non vuole f ore il numero due JUVE Se continua a non giocare, a giugnoj>ene va Tacconi non vuole f ore il numero due TORINO — Da erede del grande Dino Zoff a riserva di Luciano Bodlnl. Stefano Tacconi si sente un po' come un gambero, una parte che non gli va di recitare e che potrebbe preludere ad un divorzio dalla Juventus se la situazione non dovesse sbloccarsi in tempi relativamente brevi e. soprattutto, se le prospettive future fossero quelle di «dodicesimo*. Il suo è anche un caso umano, non solo sportivo e professionale. • Mi era stato detto che sarei rimasto fuori due o tre partite al massimo, invece ne ho già vissute cinque in panchina e, con certi climi polari, non è una situazione allegra», tenta di scherzare. Ma subito diventa serio. 81 vede che soffre anche se riconosce 1 meriti e la bravura di Bodlnl che, dopo quattro campionati ali' ombra di Zoff, già nella scorsa stagione l'aveva sostituito validamente per sette giornate dopo la frattura alla mano destra riportata da Tacconi contro la Roma, al Comunale, il 4 dicembre. Domenica scorsa, a Marassi, è stato ad un passo dal tornare in campo ma Bodini. malgrado l'infrazione al setto nasale e lo svenimento per la scarpata di Renlca. è rimasto stoicamente al proprio posto. • Meglio cosi: non mi sarebbe piaciuto andare in porte ir. quel momento poiché ero semiparalizzato dal freddo*. confessa Tacconi E non «± andrebbe eh ricon<r-iK3-~e lì maglia n.l in sepuno euTìdfortunio del collega an^c se. nel calcia queste snu&ao&i s;, verificano. Lui il posto io I perse dopo la sconfitta nei derby, decisa da quei goi all' ultimo minuto d: Serena. •Mi domando cosa ho fatto: j non sbagliai nulla con il Torino, non mi assumo colpe che non ho e non sono uscito per demerito o per scarso rendimento ma perché ero nervoso-, fa notare Tacconi, ricordando che la scelta di Trapat toni fu legata al momento psicologico delicato che 11 portiere stava attraversando. Abituato ad essere titolare Indiscusso ad Avellino. Tacconi s'è trovato In competizione con Bodlnl dopo aver vinto scudetto e Coppa delle Coppe. Dalla salvezza ai massimi trionfi: ha forse smarrito l'umiltà ed il senso dell'autocritica? • Ho smarrito la tranquillità bcghaOll4v — replica —. Per un portiere è indispensabile. In genere si abbina ad un giovane un anziano che non gli crea dei problemi mentre qui mi sono sentito ogni partita sotto esame. Non è l'ero che non sapessi più accettare le crìtiche, piuttosto ho risto il voltafaccia dei giornalisti e del pubblico. Potevo anche aver commesso qualche errore, ma C era chi sbagliava più di me e non mi andava di diventare il capro espiatone ci una situazione Vorrei soltanto essere tra:'a:o come gli altri'. I.-.-.ar/.o Boom: continua a giocare anche con il naso gonfio: la sua prova a Maras si è stata definita «eroica* ed è giusto che Trapattoni lo confermi con la Lazio. Qual è lo stato d'animo di Tacconi? Risposta: 'Non c'è più la rabbia dei primi tempi, ma c'è una rabbiosa voglia di rien trare. Quando? Non dipende da me soltanto. Mi erano state date garanzie ma per ora niente è cambiato. Aspetto. Certo che la situazione è tuff altro che ideale-. Tacconi, ovviamente, desidera restare alla Juventus con la quale in estate ha sottoscritto un contratto triennale che scadrà nell'87, soluzione adottata anche tenendo conto che a fine giugno sarebbe entrato in regime di svincolo, e che lo tutela sul piano economico se dovesse trasferirsi. • Mi hanno garantito che il titolare sono io — puntualizza senza fare polemica —: la società è seria e non cambia opinione, ma nel calcio non si sa mai cosa può accadere. La squadra è uscita dalla crisi ed io continuo a restare fuori. Se dura a lungo, chiaro che non l'accetto e potrei chiedere, a fine stagione, di essere trasferito. Converrebbe a tutti. Il Napoli? Non so. Qualche club interessato a me ci sarà. E' presto per parlarne-. Bruno Bernardi /: nzd Stefano Tacconi