Il Cartografico, miliardi e utopia

Il Cartografico, miliardi e utopia Al processo per le tangenti di turno l'ex assessore regionale socialista Simonelli Il Cartografico, miliardi e utopia «Ho fatto risparmiare un bel po' di soldi all'amministrazione e alla collettività» ha detto 1' imputato, rifacendo la storia del «giocattolo costosissimo di cui si era innamorato Astengo» «Non ho preso una lira da Zampini» - Nanni Biffi Gentili conferma: «Gli ho dato 30 milioni» «Non ho mai preso una lira da Zainpini né l'Ito favorito nei suoi progetti. Anzi, nella i>icenda del laboratorio cartografico ho fatto risparmiare un bel po'di soldi all'amministrazione e alla collettività: Claudio Simonelli, ex assessore socialista all'urbanistica in Regione, respinge con sdegno l'accusa di corruzione. 11 presidente Caplrosst, sornione, gli domanda: «Lasciamo perdere Zampini che, secondo la maggior parte di voi, racconta storie. Ma Nanni Biffi Oentili conferma che diede 30 milioni a lei e altrettanti all'on. La Oanga. Come lo spiega?». «Conoscendo Nanni potrei pensare che se V è tenuti lui e poi ha cercato di scaricare su altri-. Capirossi si gira verso il banco degli imputati: «Sentiamo lei, Nanni, cosa ne pensa della spiegazione di Simo nelli?». Nanni: «A Simonelli diedi 30 milioni, metà nel bar Norman e il resto nel suo ufficio. Gli dissi che li aveva mandati Zampini. All'on. La Ganga non spiegai invece la provenienza del denaro-. «Sono menzogne- mormora 1' ex assessore alla sbarra, difeso dagli avvocati Festa e Boccassi. E' l'unico momento difficile per l'ex assessore Claudio Si monelli che ieri ha parlato per l'intera udienza al processo delle tangenti fornendo ai giudici, per 11 resto, spiegazioni apparse convincenti. L' imputato lia rifatto la storia del laboratorio cartografico, «una grandiosa utopia che ha ingoiato miliardi, un giocattolo costosissimo di cui s'era innamorato il mio predecessore Giovanni Astengo-. Si- monelli ha commentato con durezza: «Si sono spesi miliardi in macchinari complicatissimi di cui nessuno, a Torino, capiva nulla. Era un progetto grandioso, il fiore all'occhiello della giunta rossa, ma la Regione non avrebbe potuto mai gestirlo. Io e altri della giunta, come ad esempio il comunista Rivetta, in quegli anni, nel 78, eravamo contrari, ma faceva tutto Astengo che aveva anclie un suo conto corrente particolare-. Capirossi ha domandato: «Ma se è venuto anche Pertini ad inaugurarlo? Avete preso per 11 naso anche lui?» «No, no. Qualcosa che funzionava c'era: era quello clic aveva fatto Zampini-, Poi, nell'ottobre '81, l'incendio che ha distrutto, in parte, il Centro. «Cosa dovevo fare io da poco assessore competente, anche se continuava ad occuparsene, per delega, Astengo? Ho cercato di rimediare ai danni più gravi, non potevo certo permettere che tutto andasse in malora. Il compito di coordinare il lavoro di emergenza venne affidato a Zampini, l'unico die si prese la responsabilità di mettere le mani su quel disastro e nessuno allora trovò da ridire sulla scelta-. Simonelli ha concluso «Passato il momento dell' emergenza, fatti i lavori necessari, ho stretto i cordoni della borsa, ridimensionando il progetto. Avrei potuto stanziare 3 miliardi, come voleva la maggioranza, e fare bella figura. Invece ho fatto risparmiare l'amministrazione e sono finito sul banco degli imputati con l'accusa di aver favorito Zampini. Ma Zampini i soldi che Ita presi se li è guadagnati, anzi forse ci ha rlìnesso qualcosa. Certo sperava di rifarsi, ma non gli è andata bene-. Il processo riprende martedì. Nino Pietropinto

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