Arofot è capo di Stato? Il quesito in Cassazione

Arofot è capo di Stato? Il quesito in Cassazione Ricorso contro l'ordinanza del giudice di Venezia Arofot è capo di Stato? Il quesito in Cassazione Se la risposta sarà positiva, decade il mandato di cattura ROMA — La Corte di Cassazione dovrà fra breve stabilire se 11 leader dcll'Olp Yasser Arafat ha diritto all'immunità quale capo di uno Stato estero. In caso affermativo, non potrebbe essere perseguito penalmente in Italia dalla magistratura veneziana, che tre mesi fa ha emesso contro Arafat un mandato di cattura addebitandogli gravi reati (traffico d'armi con le Brigate rosse e detenzione d'armi). Il caso all'esame della Suprema Corte non ha precedenti giurisprudenziali ed è estremamente delicato nel quadro dei rapporti internazionali. Secondo autorevoli indiscrezioni, la Procura generale della Cassazione avrebbe intenzione di chiedere al ministero degli Esteri la copia di tutti i Protocolli dell'Onu per accertare ufficialmente la posizione di Arafat come «osservatore permanente» alle Nazioni Unite e se è vero che il leader dell'Olp abbia diritto di voto in una commissione dell'Onu che si occupa dei rapporti con il Medio Oriente. Soltanto dopo la risposta della Farnesina, il pg della Suprema Corte farebbe conoscere il suo motivato parere. Non è escluso che 11 primo presidente Giuseppe Mirabelll — proprio per la delicatezza del caso — assegni il ricorso all'esame delle sezioni penali unite della Cassazione. Nel ricorso (60 cartelle dattiloscritte) predisposto dal suo difensore, l'avvocato veneziano Giambattista Gianquinto, Arafat — oltre ad Invocare l'immunità prevista dall'articolo 3 del Codice pe¬ nale — nega di aver avuto un qualsiasi rapporto con le Brigate rosse, ritenendo una speculazione politica le accuse mossegli dai magistrati veneziani. Nel mandato di cattura spiccato dal giudice istruttore Carlo Mastellonl — poi convalidato dal Tribunale della libertà — Arafat è accusato insieme con il presunto capo del servizi segreti di Al Fatah, Salah Khalaf, di aver stretto cinque anni fa un rapporto con le Brigate rosse rifornendole di un ingente quantitativo di armi. Per i giudici veneziani la responsabilità dei vertici dell' Olp sarebbe stata provata dalle testimonianze di brigatisti pentiti (tra i quali Savasta e Fenzl) e dai rapporti di carabinieri e polizia. p. f.

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