Bomba a Beirut, altra strage Svila montagna le forze druse danno battaglia ai cristiani

Bomba a Beirut, altra strage Svila montagna le forze druse danno battaglia ai cristiani Bomba a Beirut, altra strage Svila montagna le forze druse danno battaglia ai cristiani BEIRUT — Ogni giorno una strage a Beirut. Una bomba tra la folla, la seconda in tre giorni, ha provocato ieri tre morti e 29 feriti tra cui un bambino di meno di un mese. Sulle montagne che dominano la capitale i guerriglieri drusl hanno ripreso a scambiarsi cannonate con i reparti cristiani dell'esercito, mettendo in crisi il «piano di sicurezza» che continua a essere annunciato e rinviato. La «Jihad islamica», la misteriosa organizzazione che minaccia rappresaglie anche contro gli italiani, ha intanto rivendicato il rapimento del prete cattolico Martin Lawrence Jenco, avvenuto martedì. In una telefonata a un' agenzia di stampa occidentale, un uomo che si è presentato come portavoce della «Jlhad» ha detto che Jenco e altri quattro ostaggi americani non saranno liberati fino a quando tutti i loro compatrioti non avranno lasciato il Libano. Ha ammonito inoltre il capo del movimento sciita «Amai», Nablh Berrl, di non Immischiarsi In questa vicenda. Gli uomini di Berri erano riusciti lunedi a liberare Eric Wehrli, un diplomatico svizzero tenuto prigioniero per quattro giorni dagli amici di Hanl Atat, un libanese arrestato in novembre a Zurigo e apparentemente collegato con altri sette finiti in carce- re qualche giorno dopo a Roma. La bomba che ha provocato la strage è esplosa alle 11.15 sulla «Comiche Mazraa». nel settore musulmano di Beirut, davanti a una filiale della «Banca del Libano e dei Paesi arabi». Era composta, secondo la polizia, da 25 chili di tritolo e da un proietto di mortalo. La radio falangista sostiene che l'attentato è stato rivendicato dalla «Gioventù di Beirut libera», un gruppo ilnora sconosciuto che ha dichiarato guerra al leader druso Walid Jumblatt. I combattimenti sulla montagna sono ripresi all'alba. Una tregua relativa è stata raggiunta soltanto alle 11. Tutta la fascia del villaggi cristiani e drusl a Est di Beirut è stata bombardata. Una cannonata è arrivata presso 11 palazzo del presidente della Repubblica a Baabda. Fonti governative avevano annunciato giovedì un piano di disimpegno fra le forze dei drusl e i soldati cristiani sulla montagna, che avrebbe dovuto essere applicato una volta normalizzata la situazione nella provincia meridionale dell'Iqlim Kharrub. L'Iqlim Kharrub, dove le milizie dei cristiani e dei drusl combattono da un anno, rappresenta 11 banco di prova per il governo, che vuole mandare l'esercito a rimettere ordine qui come nel Sud del Libano occupato da Israele. Un reparto di polizia ha sovrlnteso ieri al ritiro delle armi pesanti dalle mani delle due milizie e oggi dovrebbero prendere posizione 1 soldati. Se questo avverrà, il governo potrà sostenere di essere pronto per far fronte alla situazione che si creerebbe con un ritiro degli israeliani dal Sud. II primo ministro Rasnld Karamé, in una dichiarazione pubblicata ieri dal giornale As Safir, ha ripetuto: .11 Libano non farà alcuna concessione •■ Un'alta autorità nel palazzo presidenziale ha però spiegato che 11 Libano vuole riprendere 11 negoziato interrotto con Israele ed è favorevole a un ruolo più Importante per le truppe dell'Onu al confine fra i due Paesi, Chiede però che gli israeliani annuncino chiaramente la loro volontà di ritirarsi e presentino un calendario per l'operazione.

Persone citate: Berri, Martin Lawrence, Rasnld Karamé, Walid Jumblatt