^-j. jgw mm ja^ m «tiglaflb ra nn rh J0r*wh ™ Ìl| jPi _ r>j M _ w BS v Gibilterra, fine d'un esilio di Thierry Maliniak

^-j. jgw mm ja^ m «tiglaflb ra nn rh J0r*wh ™ Ìl| jPi _ r>j M _ w BS v Gibilterra, fine d'un esilio Saranno riaperti, dopo 16 anni, i cancelli che separavano la «città sorella» dalla Spagna ^-j. jgw mm ja^ m «tiglaflb ra nn rh J0r*wh ™ Ìl| jPi _ r>j M _ w BS v Gibilterra, fine d'un esilio Franco, istituendo il blocco, pensava che la Rocca sarebbe caduta «come un frutto maturo» - Invece è stata V Andalusia a pagare il prezzo maggiore dell'assedio, con migliaia di frontalieri disoccupati - Ora La Linea si attende un grande boom edilizio e commerciale - «Bisogna impiantarsi lassù come i cinesi a Hong Kong» .A LINEA — Sono corniti-1 ti l'altro ioti i colloqui tra LA LINEA — Sono cominciati l'altro ieri i colloqui tra le delegazioni spagnola e in glese per definire gli ultimi dettagli sull'apertura senza limitazioni della frontiera Gibilterra-Spagna, prevista per il 5 febbraio. Hanno varcato per primi il confine, giovedì mattina, venti funzionari del ministero degli Esteri britannico, segnando cosi la fine del blocco imposto 16 anni fa da Franco. E' stata quindi la volta dei funzionari spagnoli, alcuni dei quali sono rappresentanti del governo regionale andaluso. Tra I punti all'ordine del giorno le comunicazioni, i problemi di dogana, 1 parcheggi e il cambio di valuta. Il primo ministro del governo andaluso, José Rodriguez, in un incontro con 1 sette sindaci dell'area di Gibilterra ha assicurato che nel piano di investimenti sarà data la priorità alle infrastrutture. NOSTRO SERVIZIO LA LINEA — La Rocca è là, proprio di fronte, e la sua sagoma massiccia domina la città con insolenza: ovunque si vada, non si vede che lei. Ci sono situazioni geografiche che determinano un destino: da secoli. La Linea vive seguendo i sussulti della storia di Gibilterra. La Linea, d'altra parte, non è che un sobborgo spagnolo di Gibilterra. E, allora, che cosa c'è di più paradossale di quel cancello che. a pochi chilometri dal centro della città, separa il territorio di re Juan Carlos da quello di Sua Maestà britannica? Oggi, la storia sembra pronta a riparare le sue ingiustizie nei confronti di La Linea: Londra e Madrid, infatti, stanno per raggiungere un accordo che consentirà la riapertura del cancello maledetto, quindici anni dopo la chiusura decretata da Franco. La Linea, che non ci credeva più, è già in fermento: tutti, in questa città dove il 30% della popolazione attiva è senza lavoro, fanno affidamento sul boom economico che arriverà certamente. Nel 6uo magazzino1 di legname, Juan Barranquero, presidente dell'Associazione piccole e medie Imprese di La Linea, che raggruppa circa 600 commercianti e piccoli imprenditori, si frega le mani. .La Linea è salva', afferma. «/ Llanitos t'abitanti di Gibilterra^ possono venire qui a comperare, investire, anche ad abitare-. L'entusiasmo di Barranquero è comprensibile: non lavora forse per il settore delle costruzioni, che sarà uno dei più privilegiati? Considerata la carenza di alloggi sulla Rocca, centinaia di famiglie di Gibilterra verranno senza dubbio a sistemarsi nel settore spagnolo. Con impazienza si attende che il governo revochi una legge del 1933 che fa della città una «sona militare» e vieta agli stranieri di acquistare Immobili. Ognuno si sente già un audace capitalista: 1 turisti che si fermavano sulle spiagge della Costa del Sol, dopo l'apertura del cancello certamente si spingeranno fino a Gibilterra. Tra spagnoli e «Llanitos» sarà creata una società mista per rilanciare l'economia della baia di Algesiras. La parziale apertura del cancello nel dicembre '82 (soltanto per gli spagnoli e gli abitanti di Gibilterra, e soltanto a piedi) costituisce un incoraggiante precedente: le massaie di Gibilterra hanno preso l'abitudine di venire ogni mattina a La Linea per fare spese, visto che i prodotti sono meno cari. .Ogni settimana le banche della città cambiano sterline per 7 milioni di pesetas» (70 milioni di lire), dice un commerciante. E' una riparazione storica: chi infatti aveva sofferto degli ardori patriottici del generale Franco più degli abitanti della regione? « Gibilterra cadrà come un frutto maturo», aveva affermato il Caudillo decretando, nel giugno 1969, l'interruzione di tutte le comunicazioni, anche telefoniche, tra la Spagna e la Rocca. Si trattò di un blocco singolare che, come ricorda un giornalista locale, «/u più dannoso per gli assedianti che per gli assediati». Le città vicine, che nei periodi di punta inviavano ogni giorno a Gibilterra 12 mila lavoratori, si trovarono improvvisamente a dover far fronte a una nuova disoccupazione. In compenso, 11 regime franchista assicurò agli abitanti di La Linea la priorità nelle assunzioni per i piccoli lavori dell'amministrazione nazionale. Ma la città passò subito da 80 mila a 40 mila abitanti, i giovani 6e ne andarono e, al quattro angoli del Paese, si assistette alla diaspora dei lavoratori di La Linea, portieri a Valladolid, piccoli funzionari a Leon, au¬ tisti a Saragozza. Il sfrutto maturo» restò dov'era: gli abitanti di Gibilterra cominciarono a importare dall'Inghilterra e rimpiazzarono i lavoratori spagnoli con mandoperà marocchina, meno qualificata e meno costosa. Si capisce, dunque, perché gli abitanti di La Linea siano più ansiosi del loro cugini di Gibilterra di veder riaperto il cancello. Ma questo evento non comporterà soltanto vantaggi. Diventando d'un colpo posto di frontiera, la città rischia di conoscere su¬ bito gli svantaggi di una slmile situazione. E già la polizia affila le armi per far fronte ai contrabbandieri e al traffico della droga, che rappresenta il problema principale della zona. .L'Iiashish viene trasportato fin qui dal Marocco con motovedette più rapide delle nostre», spiega un agente della squadra speciale anti-narcotici. «Tra Tarifa e Marbella, è impossibile controllare tutti i nascondigli della costa. Le bande sono bene organizsate a livello internazionale: il venditore è marocchino, il trasportarore di Gibilterra, V intermediarlo spagnolo e il compratore finale italiano, francese o tedesco». Negli ultimi anni 11 problema s'è aggravato. Mentre il tratflco di hashish cresceva, gli acquirenti trovavano sempre più difficoltà a portare con sé il denaro necessario. Decisero cosi di pagare i loro fornitori in eroina. Centri di transito di stupefacenti leggeri, La Linea e le città vicine divennero cosi ben presto luoghi di consumo di droghe pesanti. Tuttavia, 11 numero del reati contro la proprietà non è aumentato: piuttosto che assaltare una banca o svaligiare un appartamento, l'eroinomane locale preferisce lanciarsi nel traffico d' hashish. La chiusura del cancello tra La Linea e la «città sorella» di Gibilterra aveva creato non soltanto problemi economici ma anche umani. Numerose famiglie erano state divise; molte spagnole sposate con «Llanitos» dovettero rinunciare al loro paese, distante pochissimi chilometri. Per 14 anni le famiglie si diedero appuntamento al posto di frontiera, di domenica, per gridarsi, da una parte all'altra, le novità. E sono senza dubbio i risentimenti accumulati In tanti anni di separazione a costituire il maggior ostacolo all'integrazione della Rocca con la Spagna. Gli abitanti di La Linea sono maggiormente coscienti del loro compatrioti. .A Madrid nessuno ha compreso il problema di Gibilterra», afferma Juan Carmona. socialista, che sta per lasciare la carica di sindaco dopo 6 anni. 'Le pressioni non servono, bisogna puntare sulla politica di integrazione, conquistare culturalmente la popolazione di Gibilterra. 1 Llanitos devono abituarsi a venire in Spagna il sabato sera per andare al cinema, devono mandare i loro figli nelle nostre scuole, devono comprare prodotti spagnoli. E' un compito non impossibile; d'altra parte, se i bambini di Gibilterra oggi studiano l'inglese, i genitori con loro parlano la nostra lingua... E poi, quando saranno caduti tutti i vincoli legali, bisognerà impiantarsi economicamente a Gibilterra così come i cinesi hanno fatto a Hong Kong negli anni passati». Finché il governo britan co insiste sui diritti dei Lia Finché il governo britannico insiste sui diritti dei Llanitos a •decidere il proprio destino», questa politica di .assimilazione pacifica» è senza dubbio la sola possibile. La Spagna, da parte sua, deve essere in grado di convincere gli abitanti di Gibilterra che sarà un vantaggio per loro essere spagnoli. .Che spettacolo abbiamo offerto ai Llanitos?», esclama 11 giornalista di La Linea. • Una sanguinosa guerra civile, anni di fame e di miseria, una dittatura interminabile, e alla fine, un cancello che li ha tenuti in prigione per 14 anni e ha smembrato le loro famiglie». I traumi provocati da questa situazione sono stati meglio compresi dagli abitanti di Gibilterra che da coloro che qui, in fin del conti, li hanno per lungo tempo subiti. Thierry Maliniak Copyright di «Le Monde» e per lilalia de clji Stampa»

Persone citate: José Rodriguez, Juan Barranquero, Juan Carlos, Juan Carmona, La Rocca, Rocca